Maude, cinquantenne disoccupata, nasconde nella sua roulotte un possibile tesoro, un presunto quadro di J. Pollock. Maude interpella un esperto d'arte mondiale, Lionel, per fare l’expertise dell’opera.
All'arrivo dell'esperto si innesca un dialogo irresistibile ed esilarante sul tema del vero e del falso, fino ad un epilogo inaspettato.
Questa tragicommedia è ispirata a eventi accaduti realmente, propone domande su ciò che rende l'arte e le persone veramente autentiche. Maude, donna da una vita segnata dalla sfortuna, marito violento che ha portato il figlio al suicidio.
Ora cerca un riscatto, cercando di dimostrare, con una insolita vitalità, l'autenticità dell'opera. Lionel, famoso critico d'arte che si auto definisce “cacciatore di falsi”, afferma che il Pollack sia un falso. Il quadro, farà incontrare questi due mondi, creando un dialogo intenso che cambierà le loro vite. Spingerà i due personaggi a mettere in discussione le verità e le falsità dei loro rapporti sociali, fino a cambiare i loro punti di vista fino ad allora certi, sul mondo.
Durante la Prima a Modena è accaduto un evento a dir poco esilarante. Maude comunica a Lionel che è venuta a conoscenza del suo licenziamento da direttore del Museum of Modern Art di New York dovuto ad un suo errore clamoroso durante la valutazione di un quadro esposto.
Lionel, a questo punto dopo alcuni minuti di silenzio esplode in una sfuriata con calci alla scenografia che cade rovinosamente, per fortuna, sul palco. Spettatori illesi, gran risate e sgomento di Maude, Marina, che esclama riferendosi al pubblico “il quadro sarà anche un falso ma loro sono veri... continuiamo lo spettacolo?”
Un coro di si, tra innumerevoli risate, ha convinto gli attori a proseguire la commedia.