MAGGIO 2021 RECENSIONE AL LIBRO DI HANNELORE CAYRE "LA BUGIARDA" A CURA DI ROSALINDA DI NOIA

La Bugiarda di Hannelore Cayre

  • Titolo: La Bugiarda
  • Autrice: Hannelore Cayre
  • Editore: Le Assassine
  • Collana: Oltreconfine
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Pagine: 192
  • Genere: Giallo

Questo mese per l’angolo delle recensioni andiamo a scoprire una nuova autrice. La scrittrice in questione è Hannelore Cayre ed è avvocato penalista e vive a Parigi. Ha al suo attivo quattro romanzi oltre a quello che vi presenterò in questo articolo e diversi cortometraggi. Il libro che vi propongo è stato pubblicato per la Casa Editrice Le Assassine e si intitola: “La Bugiarda” ed è già un bestseller da cui è stato tratto il film omonimo del regista Jean-Paul Salomé, con Isabelle Huppert come protagonista.

Guardando le classifiche è già al terzo posto per gradimento del pubblico ed è uscito in versione italiana nelle sale del nostro Paese con il titolo “La Padrina”.

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RECENSIONE AL LIBRO:

Il romanzo narra la storia di Patience Portefeux, una donna di cinquantatré anni, con due figlie, un amore un po’ freddo per un poliziotto e una madre demente ricoverata in una casa di riposo, la cui retta peggiora la sua già difficile situazione economica. Eppure prima di rimanere vedova in giovane età, la sua vita era piena di agi, grazie ai traffici della sua famiglia e del ricco marito, e il futuro le si prospettava brillante e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto ama. Con la morte del marito, Patience si trova costretta a cercarsi un lavoro, e grazie alla sua perfetta conoscenza dell’arabo diventa interprete traduttrice al Ministero della Giustizia, nella sezione narcotici. Il lavoro non è solo frustrante, ma anche pagato in nero e senza sicurezze sociali, mettendo così Patience di fronte alla prospettiva di non avere un futuro. Un giorno, mentre ascolta e traduce delle intercettazioni che riguardano una famiglia di trafficanti di droga marocchini si presenta la svolta che tanto sognava: uno dei pusher, che si scopre essere il figlio dell’operatrice sanitaria che nella casa di riposo si prende amorevolmente cura di sua madre, è costretto a liberarsi di un carico di droga. Patience non si lascerà sfuggire l’occasione, sfruttando le sue conoscenze del mondo della droga e la sua perfetta padronanza dell’arabo per rimettere in sesto la sua vita.

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Dal titolo non sapevo cosa aspettarmi di preciso ma sapevo perfettamente che sarei finita nel modo del giallo e del noir visto che la Casa Editrice tratta principalmente questo genere di romanzi. Un libro dalle tematiche importanti e molto serie come quello di prendersi cura dei genitori non autosufficienti, di dovere crescere dei figli da sola grazie alle proprie forze e i problemi legati al postcolonialismo, al razzismo e soprattutto alle sfumature negative della giustizia.

L’ho trovato molto scorrevole e piacevole nella lettura, in quanto viene utilizzato un linguaggio ironico e tagliente allo stesso tempo. Una terminologia mirata e una descrizione perfetta al punto giusto dei luoghi e delle situazioni insieme alle emozioni, pensieri e sentimenti della protagonista grazie al fatto che il libro che scritto in prima persona.

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Ammetto di averlo trovato molto coinvolgente, grazie anche al tono ironico e pungente dello scrivere di Hannelore Cayre con cui riesce a trattare argomenti seri rendendo tutto molto brillante ed originale.

Consiglio questa lettura a tutti gli amanti del genere giallo, noir e thriller perché non è il solito libro trito e ritrito ma qualcosa di diverso dal solito che ti dà una boccata di ossigeno grazie all’ironia ma che ti dà spunti e riflessioni su tematiche molto delicate. 

Inoltre vi ricordo che chi fosse interessato ad acquistare il libro lo potete trovare in tutte le librerie e negli store online oppure direttamente sul sito della casa editrice www.edizionileassassine.it.

Auguro a tutti voi buona lettura!