NOVEMBRE 2021: INTERVISTA A BERTO GAVIOLI DEL TEATRO MICHELANGELO DI MODENA.

Berto Gavioli, modenese, attore professionista dal ’72, ha lavorato con registi quali Strehler, Missiroli, Trionfo, De Lullo. Dai primi anni Ottanta è autore di testi per il teatro e produttore. Attualmente collabora con quattro teatri: Teatro Michelangelo di Modena, Teatro Nuovo di Ferrara, Teatro Comunale di San Felice sul Panaro, Teatro Sociale di Finale Emilia. Con Pendragon ha pubblicato L'alveare (2005) e Il leon d'oro (2008). Nato a Modena, il 26/8/46 Laureato in Economia e Commercio presso l’università di Parma.

Dal 1972 attore professionista: • 1972/1973 Piccolo teatro di Milano, regie Strehler- Puggelli • 1973/1974 Teatro stabile di Torino, regie Aldo Trionfo – Lorenzo Salveti • 1975/1977 Compagnia Tino Buazzelli, regie Edmo Fenoglio – Orazio Costa Giovangigli • 1978 Compagnia Glauco Mauri regia Mario Missiroli • 1979 Compagnia dei Giovani regia Giorgio De Lullo • 1980/1981 Compagnia Modugno regia Daniele D’Anza • 1982 Compagnia Arnoldo Foà, regia Aldo Trionfo • 1982 Compagnia Calindri, regia Filippo Toriero • 1983 Teatro Stabile dell’Aquila, regia Beppe Navello

Nel periodo partecipa a numerosi sceneggiati televisivi con registi come Bolchi, Albertazzi, Fratelli Diazzi, Anton Giulio Maiano, Cottafavi… Entra nella CDC, importante compagnia di doppiaggio e partecipa al doppiaggio di numerosissimi films.

Dall’83 all’86 collabora con il Teatro Due di Roma in qualità, di attore, scrittore, produttore e organizzatore. Sviluppa così una conoscenza a 360° del mondo teatro.

Nel 1987 trasforma a Modena un vecchio cinema parrocchiale e apre il Teatro Michelangelo gestito dall’ Associazione Culturale Michelangelo. Nei 27 anni di gestione il Michelangelo diventa una importante realtà cittadina, superando i 2000 abbonati. La linea artistica è quella di un teatro contemporaneo che guarda alle novità e non disdegna l’intrattenimento, strada che verrà seguita da altre realtà in regione creando una vera e propria rete di teatri privati: • dal 1990 al 2005 gestisce il Teatro Nuovo di Ferrara • dal 1996 al 2010 gestisce il teatro Comunale di S.Felice sul Panaro • dal 1998 fino al 2012 il Teatro Sociale di Finale Emilia • dal 2000 al 2006 e dal 2010 ad oggi l’Auditorium Ferrari di Maranello • dal 2006 al 2009 ha gestito e diretto il Teatro Carani di Sassuolo • dal 2011 al 2012 ha programmato la stagione del Teatro Parioli Peppino De Filippo di Roma • dal 2011 è entrato nella compagine che gestisce il rinato teatro Duse di Bologna.

Il tuo percorso artistico?

Sono nato come attore. Dal Teatro Sperimentale di Modena al Piccolo Teatro di Milano.
Poi Stabile di Torino e compagnie primarie come quella di Tino Buazzelli o dei Giovani con De Lullo e Romolo Valli.
Molta televisione in numerosi sceneggiati, si chiamavano così, o doppiaggio. Poi il teatro Michelangelo...

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Che metodo utilizzi per scegliere le commedie e le compagnie?

Prima fra tutti la qualità degli attori e la validità del testo. Successivamente penso al pubblico del Michelangelo e a quanto potrebbe essergli gradita quella determinata proposta.

Icone di riferimento?

I bravi attori o le brave attrici.

Quali sono state le tue influenze artistiche?

La grande letteratura mondiale e gli autori come Pirandello, Brecht, Osborne, Jonesco...etc.

Il pubblico che viene a teatri più influenzato del personaggio famoso o dal recital?

Il personaggio famoso fa la differenza.

Pensi di scrivere altri romanzi?

Attendo in primis di vedere pubblicato il mio nuovo romanzo.

Che opinione hai a riguardo della panorama artistico italiano?

Buono. Ci sono degli ottimi attori. Un po' carente sul piano della nuova drammaturgia.

Come mai viene dato così poco spazio agli esordienti?

Poco coraggio da parte dei produttori e degli esercenti. Ma è sbagliato il sistema.

Cosa ne pensi di talent show?

Non mi piacciono e non li seguo. So che ci sono personaggi bravi, ma non amo il meccanismo.

In un periodo in cui la cultura è determinata dal Grande Fratello come recepisce il pubblico l'esibizione live?

E' insostituibile. Il grande fratello ha un pubblico che vede solo quello e non entra mai in un teatro.

Più delusione più soddisfazione nel tuo ambiente?

Soddisfazione compatibilmente con il periodo che stiamo vivendo e dal quale ci vorrà tempo per tornare a una, ci auguriamo, normalità.

Sogni nel cassetto?

Vedere pubblicato il mio nuovo romanzo.

Sassolini nella scarpa?

La disparità eccessiva tra teatro pubblico (ipersovvenzionato) e teatro privato.

Progetti futuri?

Produrre uno spettacolo musicale.