Ciao Almax Friends, ho l'onore di intervistare Daniele Ivaldi, (nato a Genova il 17/06/1963), chitarrista, arrangiatore, e compositore, principalmente noto al grande pubblico per il sodalizio artistico formato, a partire dal 2003, con Shel Shapiro, che accompagna, suonando le chitarre, in tutte le tournée, nelle sessioni di registrazione e nelle apparizioni televisive.
Il tuo esordio, cosa puoi dirci in merito? Ho iniziato come tutti, tra cantine, feste parrocchiali, fino ad arrivare ai piccoli locali, night, discoteche (perchè al tempo si suonava molto il live anche nelle discoteche), sino ad arrivare alla formazione di un gruppo dal nome "Oasi" e con loro feci un 45 giri ma dopo tante peripezie in giro per l'Italia decidemmo di dividerci, ma ho avuto in questo modo la possibilità di conoscere molti artisti anche famosi ed inserirmi nel mondo professionale della musica.
Come sai adesso c'è la così detta "Musica Liquida", i cd praticamente non si vendono più ma c'è un ritorno al vinile. Cosa ne pensi? Sono assolutamente d'accordo sul ritorno del vinile. E'tutt'altra cosa il piacere di scartare nuovamente un disco e metterlo sul piatto, il braccetto con la puntina... Fantastico! forse parlo come gli anziani ma sono tutti ricordi di gioventù.
Oggi la musica è in sofferenza, una tua riflessione in merito? Purtroppo la musica e la discografia soffrono perchè ora è diventato tutto più semplice, nessuno compera più dischi perchè con con l'avvento di internet puoi sentire o vedere tutto senza spendere un soldo. Poi sono finiti i tempi dei grandi produttori, quelli veri che credevano in una persona o in un prodotto e seriamente investivano il loro tempo ed il loro denaro. Ora è tutto mordi e fuggi, i dischi con due spiccioli li fai in casa. I suoni sono quelli che sono ma tanto ed i ragazzi non ascoltano più musica dai grandi impianti, ascoltano la musica dai loro telefonini e allora cosa serve perdere tempo per curare un suono?!
Parlaci del tuo set up live e di quello in studio. Il mio set up live è andato avanti per una vita basato su amplificatori Marshall con grandi Rec che sembravano dei frigoriferi e di chitarre ne ho cambiate mille ma poi tornavo sempre alla Fender Stratocaster. Col tempo sono tornato , come si usava più un tempo, alle pedaliere analogiche quindi tanti pedalini , ampli e basta. In alcune casi, In situazioni sempre più frequenti , adesso , viene richiesto il palco muto, di conseguenza debbo utilizzare una pedaliera , che comunque a mio avviso funziona molto bene: una mooer 300... in dieretta ovviamente con tutte le varie simulazioni. In studio uso più o meno la stessa cosa.
Sappiamo che hai una qualche chitarra che ti sta particolarmente a cuore. Perchè? Si, una strato con inciso il nome di mia moglie ed una Steinberger che mi ha dato Nico Di Palo, storico chitarrista dei New Trolls, grande chitarrista ma soprattuto grande grande grandissimo amico.
Continui a condividere il palco da oltre 17 anni con un mito intramontabile: Shel Shapiro! Com'è nato il vostro rapporto di lavoro? Si, con Shel Shapiro sono quasi 17 anni che si lavora assieme ed è un'amico veramente splendido. Ci ha messi in contatto un impresario che conoscevamo entrambi e Shel voleva mettere insieme una band che lo accompagnasse in tour , dando a me l'incarico di formarla! Così è nato tutto e lì sono felicemente rimasto per tutti questi anni.
Hai calcato il palco con unta tournée straordinaria "Shel Shapiro/Maurizio Vandelli". Quali sono le tue emozioni ed impressioni in merito? Tour, molto bello. Assolutamente! Non facile, perchè mettere insieme due artisti di quel calibro e livello è sicuramente complicato... anche se poi la resa sul palco diventa unica e straordinaria probabilmente proprio per questa loro diversità totale... perchè Maurizio e Shel sono completamente diversi su tutto, quindi nel modo di pensare, nel modo di vedere le cose, e così via dicendo... ma proprio per questo motivo il pubblico è si è divertito. ci sono state alcune... chiamiamole... "gag" che avvenivano involontariamente sul palco. Bellissimo ricordo e grandissime emozioni.
Una domanda che mi sta molto a cuore e faccio spesso. Hai un artista italiano e internazionale con cui ti piacerebbe condividere il palco? Come artista italiano direi, sicuramente Vasco Rossi, sai... per un chitarrista è assolutamente divertente pensare di poter suonare i suoi pezzi. Come artista internazionale sicuramente Paul McCartney per tutta la storia che ha sulla schiena e tutta la sua vita.
Un anno fa è uscito il tuo primo lavoro discografico. Com'è nato e com'è stato sviluppato negli arrangiamenti? Il mio CD, “Hear Me From Heaven” era un sogno che avevo nel cassetto da tanto tanto tempo. I pezzi erano custoditi da anni, magari non finiti e da ritoccare ma erano sicuramente in attesa di uscire. Mi sono divertito moltissimo a farlo perchè non ho mai pensato, ma proprio nemmeno per un momento, se potesse funzionare o meno. Ho fatto tutto quello che mi andava di fare in piena libertà che ormai è una cosa rara ma è fantastica. E poi ho avuto un grande contributo fa parte di Shel Shapiro che mi ha regalato la sua presenza in un pezzo: " Moon River " ovviamente riarrangiata, fatta a modo suo, molto particolare che a me piace tantissimo.
Vuoi fare un saluto a tuo modo a tutti i lettori di Almax Magazine? Vorrei fare un saluto a tutti i lettori di Almax Magazine, sperando davvero di rivederci presto, magari in qualche concerto e speriamo soprattutto di ritornare alla normalità. Na abbiamo bisogno veramente tutti. Un abbraccio e a presto.
IL SALUTO DI DANIELE IVALDI PER ALMAX Clicca sulla scritta per guardare il video !!!
E' così che si conclude la splendida intervista rilasciataci da Daniele Ivaldi con l'invito ad ascoltare i suoi brani ed il suo CD: “Hear Me From Heaven” (https://www.youtube.com/watch?v=WzR5cGfKjTE&list=PLoVF-qoE7QPlGe9UowWuHoMti6Hzryvw6) con il contributo del mitico Shel Shapiro nel brano “Moon Rever” (https://www.youtube.com/watch?v=6vJIuuTMQSk). Buona lettura e Buon Ascolto!
Alessia Marani