Dall’inizio di questa pandemia è trascorso un anno e qualche mese.
L’umanità sta vivendo una libertà fatta di restrizioni.
Siamo ancora chiusi e provati dalla paura del contagio di questo maledetto virus, non possiamo ancora abbracciarci, stringerci le mani, speranzosi di ritornare a una vita normale, siamo riusciti in qualche modo a velare la paura con la creatività.
Anche il mondo dell’arte ha dato il suo contributo; molti artisti si sono esibiti dai balconi o collegati su piattaforme social.
La creatività come strumento di preghiera e di fede, rigenera l’anima e nutre la speranza.
Con grande stupore ritroviamo la scultrice italo-tedesca Linda Edelhoff scolpire il suo secondo lavoro.
E’ il mezzo busto del Santo Padre Papa Francesco; il volto è stanco, ma altrettanto fermo, radicato in una fede genuina e in una profonda umanità che emozionano e riescono a coinvolgere chiunque nella riflessione sul senso della vita.
Il mezzo busto del pontefice si presenta; occhi profondi e socchiusi, il capo leggermente chinato in segno di meditazione.
È un’opera fuori dallo spettro d’azione della Scultrice Linda Edelhoff, poiché in passato ha trattato tematiche differenti.