SETTEMBRE 2020 STEF BURNS con gli INSIDE OUT Pink Floyd Tribute Band a Zafferana Etnea Live Report e Photos di RENATO GARBIN

Zafferana Etnea CT, 31 Agosto 2020, presso Anfiteatro Comunale Falcone e Borsellino.

Quando si dice non voler perdere assolutamente un evento… Era da circa un mese che le locandine di questo Concerto, riportante la foto di Stef Burns, le avevo notate in qualche bar e/o negozio di Zafferana Etnea, bella cittadina dell’area Etnea. Beh, la simpatia che porto per questo bravissimo chitarrista (scusate se è poco: Storico chitarrista di Vasco Rossi, Steve Vai, Alice Cooper, Joe Satriani, Robert Fripp… e scusate se al momento di scrivere non me ne vengono in mente altri), che ho visto e sentito, ovviamente suonare in diversissime situazioni, come i vari Guitar Clinics, concerti di Blues, Rock, assieme a diversi musicisti, è sicuramente aumentata, da quando ho avuto questa grande occasione di seguire questo fantastico evento musicale. Insomma, magari mi sarò perso qualcosa, ma con i brani dei Pink Floyd, ancora non l’avevo ascoltato… E, ovviamente, per inserirsi in un contesto musicale di questo genere, mica si va con una comune Tribute Band qualsiasi, eh!... In effetti di Tribute Band dedicate ai Pink Floyd ne conosco di veramente ottime, che ti fanno ritornare a casa con quella voglia di cacciare un disco sul giradischi e farlo andare per ore, con i brani più famosi ascoltati nel corso di questo concerto, oppure ricercarli su You Tube, alla voce “INSIDE OUT”, cosa che vi consiglierei molto volentieri e, se sarò riuscito a suscitare in voi un po’ di curiosità, me ne darete sicuramente conferma. Giuro, non ho mai sentito suonare così bene i Pink Floyd, seppure avessi ascoltato le migliori Tribute Band italiane, anche dal vivo, senza nulla togliere, per carità, alle altre formazioni, sia ben chiaro.

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Ecco, appunto, ogni formazione porta una propria impronta espressiva, sia pure rispettando i canoni armonici della Band famosa di cui si propone il Tribute e non posso negarlo, “INSIDE OUT” ha fatto centro. Di solito, vedo in giro arricciare il naso, leggo sui social commentini sarcastici e poco carini, sulle Tribute Band, in genere, come se appartenessero ad una categoria inferiore, qualcosa di ridotto all’amatoriale. E’ comunque una scelta artistica coraggiosa, che richiede una notevole responsabilità, tenendo conto che una Tribute Band che non rispettasse determinate regole verrebbe bacchettata molto severamente dai componenti e dai responsabili delle Band Originali. Certo, vabbè, poi chi, in mezzo ad altri pezzi in scaletta, propone qualche cover e allora via, si chiude anche un occhio.

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Posso quindi sicuramente affermare che questa formazione è molto responsabile di ciò che propone e se poi, vuoi per amicizia, vuoi per apprezzamento artistico, ci suona assieme anche un personaggio come Stef Burns… i conti tornano benissimo, significa che non sono affatto dei dilettanti, anzi, si sono rivelati tutti, dal primo all’ultimo (in ordine alfabetico, ovviamente), dei professionisti sopraffini!!!. Se poi ci mettiamo un’Organizzazione come “In The Spot Light”, diretta alla grande da Gaetano Vicari, il gioco è completo e i concerti si susseguono ovunque, a grande richiesta.

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Certo, c’è stata, c’è ancora, sotto molti aspetti, ancora una certa emergenza, prevenzione, contro questo dannato virus che ha causato tante vittime, fatto soffrire tante persone e ha come congelato, per diversi mesi, ogni forma di evento pubblico. Ho notato grande serietà, quindi, nell’affrontare questa situazione, con ogni precauzione dettata dal Ministero della Sanità, con pubblico tutto munito di mascherine, altrimenti niente accesso, distanze a norma, un pubblico, devo annotare, davvero molto disciplinato. Chiaramente il signor Gaetano Vicari non si è fatto sfuggire nulla, coadiuvato da uno staff davvero efficace, per effettuare tutti i controlli necessari. Ma ritorniamo all’evento in sé…

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La formazione dei musicisti di “INSIDE OUT PINK FLOYD” non è certo formata, come accennavo sopra, da quattro “figatelli gasati”, ma da persone molto serie e davvero molto preparate, se non erro undici componenti, includendo le tre coriste, che hanno dato prova vocale da brividi, davvero fantastiche!
Preso dalla curiosità di conoscerli meglio, ho letto nella loro bio, che è una Tribute Band che ha iniziato a suonare in pubblico, se non erro, nel 2012, che è nata a Palermo o, comunque, in quella zona.

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Ecco la formazione: Joshua Ross (voce, chitarra elettrica e chitarra acustica), Nicolò Florio (chitarra elettrica e acustica, lap steel e cori), Fulvio Signorino (tastiere e cori), Marcello Castellucci (basso), Mimmo Aiello (batteria e percussioni), Francesca Ippolito (cori e voce), Claudia Sala (cori e voce), Magda Loriano (cori e voce), Raffaele Barranca (sax).

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Ovviamente anche il reparto tecnico, scenografico, Light Design, Fonico e assistenti vari, ha dato prova di grande efficienza e gli effetti scenici che riportassero alla memoria i grandi concerti dei Pink Floyd veri, non sono certo mancati, sia pure in chiave essenziale, tipo i laser versi, dei bruciatori ai lati del palco che ti tiravano fuori fiammate alte così, un maxi schermo che riproponeva scene relative ai brani eseguiti… Tra i vari brani più famosi, come “Another Brick in The Wall”, “Confortable Numb”, “Wish You Where Here”, “Shine You Crazy Diamond”, “One of These Days”, “High Hope” e altri che al momento della scrittura non ricordo, il tempo è schizzato via alla grande, come sempre…

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Certo, quando vedi le squadre di tecnici, ognuno con il suo incarico preciso, che scatta a smontare tutto, ti rimane sempre un po’ di vuoto, mentre avresti ancora voglia di andare avanti nell’ascolto ancora per un bel po’, prova che davvero gli Artisti ci hanno saputo conquistare. Sempre disciplinatamente, il pubblico si è diretto alle uscite, evitando troppo assembramento e avvicinamenti di persone tra loro, anche quando si sono sistemate dietro apposite transenne in attesa di poter scattare foto e firmare autografi con Stef Burns (si sarebbero meritati anche gli Inside Out di ottenere questa bella gratificazione). Bello, infatti, a concerto terminato, che molte persone del pubblico si siano soffermate accanto al palco, mentre uscivano e abbiano fatto loro tanti complimenti, meritatissimi.

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C’è un particolare, che mi ha fatto davvero commuovere e non credo nemmeno di essere stato il solo: verso la fine del concerto, quando Joshua Ross, il vocalist ha fatto i complimenti a Stef Burns, Stef si è espresso in un modo davvero molto semplice, bello, dicendosi onorato lui, per avere avuto l’occasione di suonare con dei così bravissimi musicisti, onorato e umile, nei loro confronti. Credo davvero che ci sia tantissimo amore e ammirazione, da parte di Stef Burns per gli “Inside Out Pink Floyd” e, appena gli sarà possibile, sicuramente li seguirà anche in altri eventi, possibilmente organizzati sempre da una delle migliori Organizzazioni che abbia mai visto, che ho potuto apprezzare moltissimo, ossia “In The Spot Light”, con una persona come Gaetano Vicari, seppur impegnatissimo a seguire mille cose, sempre gentile e affabile con tutti, come nel suo concederci l’assistere e poter scattare foto senza eccessive limitazioni.

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Dulcis in fundo, l’avermi concesso pure di salutare Stef Burns, che era da un po’ che non rivedevo di persona, sperando che possa passare ancora a suonare nell’area del Catanese, emergenze Covid permettendo… Bene, con tutta la soddisfazione che mi ritorna nell’anima, per avere potuto assistere, anche in extremis, a questo evento, davvero una “missione quasi impossible”, saluto tutte le amiche ed amici lettori, augurando buona lettura e visione della piccola galleria fotografica, un po’ limitata per la postazione cui ero costretto, sempre nel rispetto delle regolamentazioni anticovid dell’Organizzazione.

Renato Garbin

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