LUGLIO 2020 ENNIO MORRICONE, IL RE DELLE COLONNE SONORE, CI LASCIA A 91 ANNI ASSIEME AD UNA GRANDE CARRIERA DA COMPOSITORE

Testo di Renato Garbin foto tratte dal web

"Ennio Morricone il pensiero di un affezionato ascoltatore"

Ecco, non se ne parla quasi più… Ora i vari tg si occupano di altri eventi amari, come i bollettini, praticamente quotidiani sulla situazione Covid-19, sulle varie vicende, ora, al momento di scrivere, anche dei funerali di quel povero ragazzo, Willy, massacrato di botte, ma del Maestro Ennio Morricone pare non parlarne più nessuno. Sono finiti i servizi tv che gli sono stati dedicati, i film di Sergio Leone con le sue colonne sonore, anche se il Maestro dedicava le proprie opere ad altri registi, altri film, era davvero conteso, per le sue colonne sonore, che creava, penso, leggendo le sceneggiature, cogliendo lo stato d’animo dei vari contesti, da descrivere con la Musica, la sua Musica… Ecco, appunto, la sua Musica. Posso dire che l’ho ascoltata praticamente da sempre, o, almeno, da quando i miei mi avevano comprato quei registratori/lettori di audiocassette mono… che, per l’epoca, era già il massimo… Amavo la Musica Classica, quella colta, come la chiamava Ezio Bosso, che non voleva saperne di definirla “antica”, dato che la Musica, secondo il suo insegnamento, è sempre, anche adesso, Musica. Poi, vabbè, si parla di Richard Wagner, Mozart, Beethoven e altri… Poi, sapete come succede, si curiosa in giro, nei negozi di musica… 

index

Al tempo non possedevo nemmeno un giradischi, era già tanto quel registratore e l’essere riuscito ad acquistare quelle audiocassette di Colonne Sonore Western, mi sembrava una conquista, con la speranza che a furia di usarle non si rovinassero, perché mi piacevano troppo, e la classica matita, per recuperare il nastro arrotolato alle testine era già il sintomo della grande usura… Ma sono riuscito a conservarle ancora, erano quelle che molti conoscono, di una certa età, della RCA, Linea Tre, che non costavano tantissimo, ma consentivano di collezionare bellissime raccolte di brani celebri… Ed è così che ho fatto la conoscenza con “Giù la Testa”, “C’era una volta in America”, L’Uccello dalle Piume di Cristallo”, “Lo chiamavano Trinità” e via, via, decine di altri brani che riascolto ancora, quando mi arrivano quei “cinque minuti”, per cui parti deciso con della Musica particolare, da ascoltare, oggi, a volume come quando si è di persona ad un concerto… Mi dà un po’ fastidio, oggi, “l’effetto radiolina mono”, come quando ascoltavo con quel registratore a cui devo, però, grande gratitudine…  Non voglio mai parlare del Maestro, come fanno in molti, “da intenditore”, per carità, lungi da me!!!

index2

Ne vorrei dare un’idea, da parte del fruitore, di chi ascolta ciò che gli piace di un compositore. Perché è vero, non è detto che ci deve piacere tutto, di un Musicista, non sta scritto da nessuna parte. Magari quel brano che in un dato momento poteva non entrarmi in sintonia, riascoltato in altri momenti, lo avrei “assimilato” molto di più, no?... Capita anche per altri Musicisti, immagino. Succede anche per il vino, ogni anno, anche se il vitigno è lo stesso, il gusto cambia… E anche la Musica cambia. Ennio Morricone non era mai uguale a sé stesso, sapeva sempre sorprenderti… Ma allora, che cosa ti piaceva di più, di Ennio Morricone? Mi si potrebbe chiedere… La figura del Maestro, finalmente, per la prima volta, la vidi in un programma televisivo, ancora in bianco e nero. Era stato ospitato ad una trasmissione, ora nello scrivere non ricordo quale. Non sapevo nemmeno chi fosse, ma quando lo hanno associato a quei bellissimi brani, sono stato felice di avere trovato una persona grandiosa e da allora non l’ho mai dimenticato. In seguito ho potuto disporre di un vecchio giradischi, regalatomi da una persona di una certa età, mono pure quello, ma era già un’altra cosa e qualche lp di Ennio Morricone ero riuscito a comprarlo, praticamente consumandoli su quel vecchio piatto instabile… 

6fae89694a205a552b9b74e5dcc49294 XL 

E poi, via via, ho messo insieme una piccola raccolta…  C’è stato un tempo in cui, quasi per scherzo, mi sono ritrovato a condurre un programma per una di quelle radio private che impazzavano negli Anni’80.  Gli altri ragazzi della radio, tutti con pigli da dj consumati, con le loro pur belle musiche disco dance dell’epoca, quando hanno saputo che avrei condotto alla sera del sabato e della domenica, un programma, non a caso intitolato “Signora Musica”, non mi risparmiavano gli sfottò, dicendo che con quella “roba là” non avrei mai rimorchiato una ragazza… Come si sbagliavano…  Di solito era una scaletta composta da brani di autori classici, come menzionati nelle righe precedenti, poi c’erano le colonne sonore ed Ennio Morricone era, ovviamente, il Musicista che facevo girare di più, vabbè, poi non disdegnavo i vari Nino Rota, Stelvio Cipriani, Riz Ortolani e altri… Il telefono diventava rovente dalle richieste e spesso dovevo staccarlo per poter cambiare i dischi. Ennio Morricone era il più richiesto, poi, alè, eccoti le “amanti” di Schubert, Chopin… Per non lasciare i più moderni, per l’epoca, Steven Schlacks, Richard Cleidermann, perfino il Rondò Veneziano… Devo molto a Ennio Morricone, come fruitore, come ascoltatore, perché mi ha aperto un mondo musicale molto particolare, con il suo adottare strumenti di ogni tipo, sapere ricercare effetti dai più inquietanti, a quelli leggermente più buffi… E poi la genialità del sapere creare con le sue soluzioni, effetti che sono rimasti nella storia della Musica da Cinema… Avete presente, se non sbaglio il titolo, “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”? Quel coyote che adesso nella scrittura non saprei riprodurre, che si sente quando inizia il brano?... Oppure quei film in cui i western avevano a che fare con la Rivolucion Messicana, ti ci faceva immergere in pieno, proprio con dei suoni più adatti… Un altro brano divertente, che potrei suggerire di ascoltare, è “Il Gatto”, oppure, molto inquietante, “Indagini su Un Cittadino al di sopra di ogni Sospetto”, insomma, per ogni situazione c’era il brano più adatto, il meglio associato agli stati d’animo che il film suggeriva…

index11

La cronaca, purtroppo, che riporta la sua scomparsa, il 6 luglio scorso, a seguito della rottura di un femore, per una caduta, che gli ha creato gravi complicazioni, l’abbiamo seguita tutti… Se n’è andato nella discrezione più assoluta, dicendo che “non voleva disturbare”… L’aspetto interiore di una persona che è stato amato da tutti, davvero grande, nella sua umiltà, generosità… Ha dato molto, ci ha lasciato un tesoro inestimabile di suoni, atmosfere, stati d’animo tradotti in note… Inestimabile anche perché ci sono cose, nell’animo umano, che non si possono misurare in cifre, ma soltanto in forma emotiva, qualcosa che ci arricchisce dentro e, spesso, non ce ne rendiamo conto, se non quando una grande persona ci lascia e scompare nella sua forma, nella sua figura materiale… Ora, oggi, con questa grande tecnologia informatica, possiamo farlo rivivere sempre, come non ci avesse mai lasciato, nei documenti visivi, nei suoi concerti, nelle colonne sonore, che possiamo ascoltare quando vogliamo… Stranamente, ho dovuto fare passare un po’ di tempo, prima di riascoltare qualche brano, dopo la sua scomparsa… Ho avuto bisogno di silenzio, silenzio assoluto, quando ho ricevuto la notizia dai vari media…  Perché ne sono certo, la sua Musica era anche il silenzio, per tutti coloro che lo sapessero ascoltare.

index22

Nel silenzio lui ci ha salutati tutti ed ora, credo, non sia più nel silenzio più assoluto, ma si trova laddove hanno origine tutti i suoni dell’Universo, quelli che sapeva cogliere da vivo, per donarceli, per raccontarceli. Occorre essere delle persone straordinarie, anche nella propria umiltà, nel proprio rendersi conto della nostra fragilità ed è per questo che gli riusciva così bene… Sono dovuti passare diversi giorni, dalla sua scomparsa, quando si è cominciato a parlarne sempre di meno, prima di riuscire a riprodurre sul riproduttore digitale, in perfetto volume naturale, come quando si è presenti di persona ad un concerto, alcuni suoi brani, cominciando da “Mission”, gli “Intoccabili”… per risalire ai più noti, più famosi… eterni, tantissimi, per chi ama, tra i tanti generi ascoltati, anche la sua grande Musica, che ci sarà sempre.

Renato Garbin