LUGLIO 2020 INTERVISTA A " RICCARDO OMETTO " A CURA DI ROSALINDA DI NOIA

Testo di Rosalinda Di Noia e Foto di Archivio

Ben ritrovati amici di Almax, da Rosalinda Di Noia!

Questa volta, per l’angolo delle interviste, vi propongo un interessante cantautore veneto che in passato, meglio ancora ai suoi esordi, è stato ospite della mia rubrica.

Di tempo ne è passato e lui di strada ne ha fatta molta e si è tolto anche diverse soddisfazioni, con molto piacere vi vado a presentare Riccardo Ometto.

Ma andiamo ad approfondire meglio il discorso con questa chiacchierata che ho avuto modo di fare con lui.

RDN: Ciao Riccardo, bentornato e grazie per la tua gentilissima disponibilità!

RO: Ciao Rosy e grazie a te!

RDN: L’ultima volta che sei venuto a trovarci era appena uscito con il tuo primo singolo “L’Ombra di Wendy” che impatto pensi abbia avuto sul pubblico?

RO: “L’Ombra di Wendy” è la canzone con cui ho iniziato ufficialmente la mia attività di cantautore. L’impatto che ha avuto sul pubblico mi ha piacevolmente sorpreso ed è stato grazie a Wendy che ho capito che scrivere canzoni era la strada che faceva per me. Molte ragazze mi hanno confessato di rivedersi nella figura di Wendy, evidenziando i punti di forza e le debolezze del personaggio ed aiutandomi a comprenderne meglio le caratteristiche. In un certo senso hanno contribuito alla caratterizzazione della personalità di Wendy nella mia testa, l’hanno resa qualcosa di vivo. Personalmente lo ritengo un grande traguardo, che non mi aspettavo di raggiungere. 

RDN: Nel mese di Gennaio 2017 sei uscito con il tuo secondo singolo “Ciao Cherie” parlaci di questo brano e del videoclip che hai realizzato per pubblicizzarlo…

RO: “Ciao Cherie” è la storia di un amore spezzato dalle tristi vicissitudini della vita, sebbene infinito. Nel video credo si percepisca il forte legame che caratterizza i due protagonisti. È pura malinconia. Credo sia la canzone più dolce che abbia mai scritto e personalmente è anche quella a cui sono più legato.

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RDN: Nel corso di questi anni hai realizzato altri 7 singoli parlaci di essi?

RO: “La mia canzone per te” è una ballata, la classica canzone d’amore che si vorrebbe poter dedicare alla propria amata per San Valentino. “Credo” è una sorta di decalogo di valori a cui sono fortemente legato e di cose che mi piace fare insieme alle persone che amo. “No place to hide” è una canzone sperimentale dai toni cupi in cui mi sono divertito nel descrivere una società distopica controllata dalle tecnologie e dai mass media (qualcuno potrebbe anche affermare che questa non è altro che la realtà in cui viviamo, no?). Con “Ragazza tecnologica” volevo trattare il tema dell’insicurezza adolescenziale attraverso gli occhi di una ragazza di sedici anni. “La cosa strana” è una canzone energica, ballabile e divertente, in cui descrivo una relazione che vive di tira e molla, però in modo ironico. Credo di averla resa molto dolce. “Storia di una non diva” parla di Brigitte Bardot. Lo so, può sembrare strano, ma la sua storia mi ha sempre affascinato. Trovo molto coraggiosa la sua scelta di vita, per chi non lo sapesse si è ritirata dal mondo dello spettacolo a quarant’anni per dedicarsi alla causa animalista vita natural durante. La trovo una persona molto forte e fragile contemporaneamente, ricca di contraddizioni e per questo estremamente vera. Invece, con “Oggi è un giorno speciale”, volevo dare un messaggio positivo. Con una questa canzone voglio dire a tutti che ogni giorno può essere speciale e sta a noi renderlo tale attraverso i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti nei confronti degli altri.

RDN: Lo scorso Gennaio in un libro di poesie pubblicato dalla Casa Editrice Dantebus sono stati pubblicati 8 testi scritti da te, come nasce questa collaborazione e cosa si prova a vedere i propri brani in un libro distribuito al livello nazionale?

RO: Alla casa editrice Dantebus era piaciuto molto il testo de “L’ombra di Wendy”, solo che credevano fosse una poesia e non il testo di una canzone. Mi hanno chiesto se ne avevo altri e mi hanno proposto di includerli in un libro. Per me è stato come l’avverarsi di un sogno dato che scrivere è la cosa che più mi piace al mondo, Recentemente mi è stato proposto di scrivere una monografia. Uscirà a breve e mi darà la possibilità di provare ad affermarmi come autore. Non vedo l’ora.

RDN: Nel 2020 ti sei tolto un’altra bella soddisfazione, hai avuto modo di esibirti in uno dei posti più rappresentativi della tua città ovvero Padova, durante i festeggiamenti della festa dell’Epifania, che emozioni hai provato e cosa ti è rimasto più nel cuore di quel giorno?

RO: Io amo Padova. È la mia città. Esibirmi in Prato della Valle, davanti a migliaia di persone è stata un’emozione indescrivibile. Mi ha talmente galvanizzato che nei giorni seguenti ho scritto una canzone che parla di Padova e dei suoi luoghi storici. Spero di poterla cantare un giorno in Prato della Valle.

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RDN: So che stai lavorando alla realizzazione dell’album, puoi già anticiparci qualcosa? Cosa deve aspettarsi il tuo pubblico da esso?

RO: Nell’album che uscirà prossimamente voglio raccontare delle favole, voglio dare la sensazione in chi lo ascolta di essere a contatto con qualcosa di antico, che però non potrà mai passare di moda, come la narrazione di una fiaba. Ci saranno canzoni che presenteranno storie di personaggi incredibili. Uno su tutti: Leonardo da Vinci. 

RDN: Considerata la situazione attuale dovuta al Coronavirus come vedi il panorama musicale attuale o comunque la situazione per chi lavora nel settore dello spettacolo?

RO: Credo sia molto difficile rispondere a questa domanda. Il mondo sta cambiando, per tutti. Ogni giorno bisogna reinventarsi, oggi purtroppo si naviga a vista. Ma le persone hanno bisogno di continuare a sognare, di sorridere e svagarsi, hanno bisogno di distrazioni. Per questo il ruolo degli artisti è fondamentale e lo sarà sempre di più.

RDN: In base alla tua esperienza maturata ulteriormente in questi anni, che consiglio ti senti di dare a chi si vuole avvicinare alla musica e decide di farne una vera e propria professione?

RO: Il mio consiglio personale per chi come me ama profondamente quello che fa è quello di non scendere a compromessi con le proprie passioni. Non è possibile accontentare tutti, quindi bisogna fare quello che ci piace. Solo così potremo essere veramente felici. Senza passione non si va molto lontano. Diffidate delle persone che vi propongono strade alternative per raggiungere il successo. Diffidate di chi pensa di conoscere i gusti delle persone e dell’industria musicale. Purtroppo nel mondo della musica è pieno di persone così. In questo modo si uccide il genio e la passione. Nessuno poteva inventare i Beatles, se non i Beatles stessi.

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RDN: Per chi volesse ascoltare o acquistare la tua musica dove può trovarla? 

RO: Tutte le mie canzoni si possono ascoltare su Spotify, Itunes e su tutti gli altri Digital Stores. I miei video li trovate tutti su YouTube. Se invece vorrete conversare con me di musica o di qualsiasi altra cosa ci vediamo su Instagram alla pagina riccardoomettoofficial o su Facebook (Riccardo Ometto).

RDN: Grazie Riccardo, per la tua disponibilità e ti aspettiamo quando avrai nuove cose da proporci.

RO: Grazie a te per la chiacchierata e sicuramente tornerò a trovarti appena ci sarà occasione!

Bene come avete potuto notare non c’è forza più trainante della passione e credere nelle proprie idee restando sempre coerenti con sé stessi.

Non mi resta che invitarvi ad andare a visitare i suoi canali social ovvero:

Per concludere, cogliete al volo l’occasione di ascoltare qualcosa di diverso da quello che conoscete o amate, perché non c’è niente di più stimolante che di scoprire e imparare cose nuove.

Con questo vi saluto e alla prossima!

Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!