GIUGNO 2020 INTERVISTA A "STEFI GLOSS" A CURA DI ALESSIA MARANI

Ciao Amici di Almax Magazine ! Questo mese ho il privilegio di intervistare STEFI GLOSS che troverete anche nel nostro STAFF !!! 

Come Gloss si è avvicinata alla scrittura? Il suo percorso?

Sebbene già a sette anni la maestra le predisse che sarebbe stata scrittrice, la Gloss vi giunse molto più tardi, preoccupata più che altro di nutrirsi. Si sa infatti che, tranne in rari casi, l’arte appaga ma non paga. Cit. Forforismi Pastorology (piaciatene la pagina Facebook qui: https://www.facebook.com/forforismipastorology ). Fin dalla fanciullezza incontrò i suoi fidanzati nelle biblioteche. A quattordici anni, il primo, IL DOTTOR ZIVAGO. Le ammorbò le sinapsi cattoliche, restando intrappolato per sempre nei meandri dell'intelligenza emotiva. Divenne così adolescenziale Principessa del Dubbio, di cui si avvalse per fronteggiare gli assalti di ragazzotti dal pelame incerto. Da allora fu un vorace susseguirsi di libri, raramente ne lesse uno due volte, tra questi VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI, l'unione con Jules Verne avvenuta in tempi sessualmente non sospetti. Diventata Art Director in pubblicità, l'amore per la scrittura cinematografica scoccò sul set di uno spot TV diretto da Wim Wenders. Si impegnò nella ricerca di personaggi famosi cui fare da ghost writer e ci riuscì a metà degli anni Novanta, con Leo Benvenuti, Carlo Verdone, Fausto Brizzi, mai dimenticando che uno scrittore, per essere tale, deve prima leggere. Approdò ad antropologiche sponde con Jared Diamond in forma di saggio, che nei primi 2000 scrisse la storia dell'umanità nell'arco di tredici mila anni, partendo dalla Mezzaluna Fertile. ARMI, ACCIAIO, MALATTIE il titolo. Ruppe le frontiere della conoscenza sessuale con i TROPICI di Miller, ma attese i ventun anni e il primo marito per metterla in definitiva pratica. Maturò in gravidanza l'idea di porre fine allo strazio del fedifrago marito, leggendo tutto ciò che trovò di MISHIMA e le sue teorizzazioni sul seppuku. Risolse però di limitare il foramento della sua persona infliggendosi solo il terzo buco nelle orecchie. E poi perché auto ledersi, se la colpa è del fedifrago? Con la passione cinematografica del surf, incontrò il terzo partner importante della vita, cui è grata per gli sviluppi degli ultimi anni. È grazie a lui che Stefi Pastori diventa Gloss, si mette a studiare i meccanismi psicologici che scattano nei maltrattamenti in famiglia come terapia per le violenze provocate proprio da colui che avrebbe dovuto riservarle cure più amorevoli che non le botte. Abbandonò un incarico altamente specialistico nel settore pubblicitario - e la scrittura cinematografica - per dedicarsi alla salvezza di donne maltrattate. Tuttavia, non scrive solo di violenza, ma anche di poesia, d’amore, di misteri. Si nutre con la lettura di un centinaio di libri l’anno, dieci più, dieci meno, inaugurando su Instagram la serie #ilibriscrivonoilibri.

Di cosa trattano le sue pubblicazioni? 

Partiamo dallo pseudonimo, che è la chiave di tutto. Gloss (Gruppo di Lavoro e Osservatorio Sessismo e Stalking). La Gloss è filosofa e scrittrice impegnata da una decina d’anni a contrastare  la violenza sulle donne con la scrittura e la cultura (che non sono la stessa cosa: quanti Poetanti da Social sono ignoranti?). L’ultima pubblicazione in ordine di tempo è RINASCITE RIBELLI - resilienza nei maltrattamenti intrafamiliari e stalking,

«La violenza sulle donne non è mai reazione a un torto e neanche e soltanto lo sfogo maschile a proprie insoddisfazioni o frustrazioni. È molto di più. Richiama un livello qualitativamente diverso. Attiene a profonde motivazioni culturali, ai modelli del rapporto tra i generi, tra le persone. Per questo la violenza oggi non è purtroppo frutto di arcaismi. La violenza in tutte le sue forme è piuttosto un modo per riappropriarsi di un ruolo gerarchicamente dominante a cui sono connessi privilegi. Ma soprattutto è crisi d’identità.» (dal Disegno di Legge 3390 denominato Norme per la  promozione della soggettività femminile e per il contrasto al femminicidio.) Nasce come terapia per l'autrice la Gloss che subì, ma non desidera fare pietismo nemmeno vittimismo, solo essere utile, preso atto che non c'è informazione. La Gloss  ha avvertita l’urgenza di riscrivere da zero la precedente opera, CORPI RIBELLI, già autonomamente promossa in tutta Italia, aggiornandola con le radicali innovazioni legislative italiane e con i cambiamenti sociologici che hanno inciso nel frattempo sulla società in fatto alla violenza sulle donne.

“Ogni donna deve avere il diritto di scegliere di essere felice, che non significa vivere senza difficoltà o sofferenze, questo fa parte della nostra vita. Ma essere felici significa avere la possibilità di conoscere, scegliere e vivere.” (dalla postfazione di Suor Sorriso, sorella Margherita De Blasio, che ospitò l’autrice e sua figlia disabile subito dopo il pestaggio).”

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Come nasce un scritto della Gloss? Da dove trae gli spunti?

La Gloss è musicofila, a tal punto da aver cantato in un coro liturgico di canti gregoriani, pur essendo atea. La musica le è ispiratrice, quando crea. Conosce svariati autori e poeti che pur di trovare il demone creattivo, (sì sì, con due T) si fanno di alcool, di erba, di pere, di coca. Gloss si fa di musica. Con la silloge poetica MICA VAN GOGH inaugura una nuova stagione letteraria, in realtà recuperata dalla metà degli anni Novanta, che in senso poetico non furono esattamente scintillanti. In quell'epoca si occupava soprattutto di sceneggiature cinematografiche, che la gratificavano dal punto di vista meritocratico, non da quello economico. Fu ghost writer per uno sceneggiatore che aveva fatto la storia del cinema italiano, da RISO AMARO, ai vari IL VIZIETTO, alla serie AMICI MIEI, alla saga FANTOZZI, nonché di Carlo Verdone. Sue le battute del più becero maschilismo verdoniano.

Solo nel luglio 2015 riprese a scrivere poesia, avendo d'ispirazione Ungaretti, Merini, Benni, grazie ad un amore che le dedicò una canzone dell'immenso Caparezza, CHINA TOWN. Da un'altra canzone sua, il titolo della silloge.

Non ne fu facile la compilazione fin dalla sua genesi. Essendo più volta ad affrontare temi sociali, la poesia le dà le ali per allontanarsi dalle brutture del reale. Da cui non vuole scappare, ma solo prendere una pausa, attraverso piccole note sulla vita emozionale, che partono da minuti dettagli del quotidiano, dall'amicizia, dai viaggi, dall'amore, da incontri casuali, dall'erotismo. Per STANDING OVULATION, le donne sono superiori agli uomini (anche nella violenza) l’ispirazione resta pur sempre la competenza empirica, non accademica, fondata su testimonianze altrui e sulle sue riflessioni circa alcuni fatti di cronaca italiana e estera, compresi negli anni che vanno dal 2013 al 2016. Quindi, come per il suo precedente saggio CORPI RIBELLI - resilienza tra maltrattamenti e stalking, “tutto parte dalla sua esperienza” di donna maltrattata, improntato sulla forma del diario riflessivo con temi a sfondo antropologico e sociologico, in chiave ironica come panacea dei mali. È la rielaborazione di un blog, seguito da oltre duemila persone e su Twitter da oltre un centinaio, tra cui Renzi e Boldrini, per quello che può servire. L'argomento principale è confermare l’imprescindibile unione tra uomo e donna, nel rispetto delle differenti peculiarità e calati nel vivere sociale, per vivere serenamente questa società sempre più complessa e complicata, narrata con piglio auto-ironico.

Cosa ne pensa dei concorsi editoriali?

Per dirla con le parole di un personaggio cinematografico a lei caro, ovvero alla Fantozzi, per la Gloss i concorsi editoriali sono “Una cagata pazzesca”. A parte quello di Mauri Spagnol. Tuttavia, allo scopo di esprimere una valutazione completa e lucida, la Gloss dovrà aspettare di vedersi eletta vincitrice. Diversamente, anche questo sarà “Una cagata pazzesca”.

Una soddisfazione?

Quella di aver salvato alcune donne dai rispettivi picchiatori. La soddisfazione più importante consiste nella trasformazione di una di queste, sconosciuta in precedenza alla Gloss, in cara amica, pur vivendo separate da 7 ore di treno l’una dall’altra.

Qualche sassolino nella scarpa?

Gloss se ne toglie di continuo, specie quando scopre di aver a che fare con editori improvvisati. In Italia ci sono più scrittori che lettori, da lei definiti Poetanti da Social; anzi, da quando questi stessi scrittori hanno scoperto di doversela vedere con editori a pagamento, si sono trasformati in editori di se stessi. Ora la pandemia del 2020 li ha costretti a riconsiderare le proprie posizioni, chiudendo l’attività. Son tutti capaci a stampare, solo Messaggerie e Amazon a distribuire. E se non hai lettori, cosa distribuisci? 

Sogni nel cassetto?

Tornare al cinema per Creare Valore anche là. Magari con la trasposizione cinematografica del nuovo romanzo, L’ASSASSINO DI MICETTI, romanzo erotico culinario esistenziale alla Cristina Comencini ambientato a Bardonecchia, piccola località turistica internazionale, sulle Alpi piemontesi dal patois derivante dalla langue d’oc. Angelìa Pilcher, ricca ereditiera single sui cinquantacinque anni, due figlioletti, esercita il pettegolezzo così professionalmente da essere riconosciuta in paese come Gazzettino della Conca, però finalizzata al benessere della comunità montana. Le sue dicerie svelano intrighi alla Dallas, madri che prostituiscono figlie e tresche tra individui sposati (ad altri). Il suo buon cuore impedisce a Angelìa di rovinare giù dalla china di sesso posticcio e vociferazioni. Però, il giorno in cui scopre un serial killer, che è uno ‘straniero’, ovvero un cittadino non appartenente alla comunità alpina, capisce che non può più giocare. Lo stile imita la sintesi ungarettiana, gli scanzonati neologismi di Gianni Brera, l’arricchimento aulico alla D’Annunzio, le note non essenziali alla david Foster Wallace. E ci sbatte dentro il patois. Nel processo di parallelismo con le grandi tragedie della classicità greca, di proposito sono stati scelti appellativi, nominativi, soprannomi e nomignoli riferiti a quella mitologia. L’idea è volutamente gossippara, necessaria a coinvolgere lettori magari locali che vivono sulla ciarla, sospinti e sostenuti dalla curiosità di individuare personaggi reali tra quelli di fantasia.

Credi nell'editoria Italiana?

Solo in Mauri Spagnol, tramite IoScrittore, sua precisa modalità di talent scout, cui ho proposto il romanzo di cui sopra.

Progetti futuri?

La Gloss vorrebbe andare a vivere in una microcasa da cinquantottomila dollari  alle Hawaii con il suo partner, Fabrizio, Musicante da Social. Di lui si può dire che coltivi la musica fin dall’infanzia, dapprima al pianoforte che imparò a odiare a causa di maestri che insegnavano solfeggio come unica ambizione melodica. Passato alla chitarra acustica, per anni ha militato nella band di famiglia come bassista, sognando di punkeggiare a Londra coi Clash. Ma non suonava così male da essere accettato in un gruppo punk. Oggi, avendo accantonato spartiti e scrittura armonica nel dimenticatoio, si diletta a comporre improvvisazioni per evitare il borderò e i diritti SIAE quando accompagna la Gloss nelle sue esternazioni contro i sex offenders.

Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!