Ciao Almax Friends, sono onorata di ospitare un talentuoso musicista, Marco Sciarretta, noto per la sua raffinata arte musicale. Marco è un artista che crea brani che sono veri e propri racconti musicali, dove le parole sono il punto di partenza e le note si fondono con esse in un connubio armonioso. Il suo approccio alla musica è unico e ricco di passione per la scelta delle parole e la ricerca degli accordi perfetti.
Qual è il significato di "Intima", il titolo del tuo nuovo disco? Intima sta per “cosa” intima, nel senso che l’album raccoglie canzoni che parlano di avvenimenti, temi o sensazioni che mi riguardano personalmente o mi hanno in qualche modo toccato. Anche gli arrangiamenti degli inediti hanno questo senso di intimità.
Puoi raccontarci qualcosa riguardo alle tematiche e alle esperienze che hai voluto condividere attraverso le tracce di questo album? Posso citarne alcune. Fatta eccezione per “La guerra alle spalle” e Come ti sei permesso”, la prima nata dopo varie notizie lette sul conflitto russo-ucraino, la seconda dopo l’ennesimo caso di femminicidio avvenuto qualche mese fa, le altre sono storie del mio orticello. Ad esempio Teresa, parla di una cara signora che vedevo praticamente ogni sera durante le mie esibizioni musicali in un locale qui vicino, la quale non perdeva occasione per sorridere e commentare con la frase del ritornello: “che bella musica..”
10 minuti narra, toccando vari temi come sempre faccio nei miei testi, dell’emozione che provo quando mi soffermo sul terrazzo ad osservare il tramonto sull’oceano, ed i relativi pensieri del momento... Come ultima cito “La gente passeggia ancora”, dove descrivo la mia felicità nel vedere le passeggiate e le presenze in riva al mare, la voglia di vivere nonostante le difficoltà quotidiane. Anche qui non ho perso l’occasione di inserire frasi che mi riguardano molto da vicino.
Nel disco è contenuta anche “Lo faccio per te” canzone che io ho musicato e prodotto ma con testo scritto da mia Moglie Simona, una dedica molto tenera al figlio David.
Come descriveresti il tuo stile musicale e in che modo si è evoluto nel corso degli anni?
Io sono inevitabilmente un misto tra il cantautorato italiano e il rock inglese. Sono i due generi che più amo e più conosco, da qui nascono canzoni in stile classico italiano per struttura e contenuti, ma spesso con sonorità un po’ spinte...
Hai menzionato che alcune tracce sono state influenzate da eventi recenti, come la violenza sulle donne. Puoi parlarci di come hai affrontato queste tematiche attraverso la tua musica?
Si, come dicevo “Come ti sei permesso” tratta questo assurdo argomento, è nata di puro istinto dopo aver letto l’ennesimo artico che elencava fatti e numeri decisamente troppo grossi! Il testo mi vede dialogare con uno degli artefici di queste assurdità ed accusarlo facendogli domande. Ho utilizzato un linguaggio molto semplice e crudo come avrei fatto nella realtà. Il finale dove cantano Simona e la piccola Isabel, è il momento del riscatto, della voglia di rivincita e di fare qualcosa per frenare gli episodi. L’elenco di nomi finale corrisponde alle vere vittime dei primi 6 mesi del 2023.. Assurdo!
Collabori con tua moglie Simona Piscitello in alcune tracce del nuovo album. Qual è stata la tua esperienza lavorare con lei e quanto ha influenzato il processo creativo?
Simona oltre a cantare molto bene, ha un ottimo rapporto con l’italiano, e uno spiccato senso critico, quindi semplicemente oltre ad approfittare delle sue qualità canore, eseguo gli ordini quando mi dice di modificare qualcosa!!! Risata!
Vorrei sapere di più sui videoclip che accompagnano alcune delle tracce del disco. Qual è stata la tua visione dietro di essi e cosa volevi trasmettere attraverso le immagini?
Sono 2, “Dentro i tuoi occhi” e “Lo faccio per te”. Il primo è un cartone animato ricavato da riprese vere, che sottolinea l’importanza del colore degli occhi di Simona e raccontando paesaggi e situazioni romantiche, una semplice canzone d’amore. Il secondo è proprio della dedica al figlio da parte de Simona e le riprese ricalcano il testo da lei scritto, io nell’arrangiamento ho cercato di rispettare le emozioni ma anche di essere il più possibile “Pop” che ritengo sia il genere più adatto alle sue vocalità.
Infine, come ti senti riguardo alla pubblicazione di "Intima"? C'è qualcosa che speravi i tuoi ascoltatori cogliessero particolarmente da questo lavoro?
Domanda splendida! Tra le mie convinzioni c’è quella che la musica non deve seguire mode o stili, quindi all’interno del disco, come del resto nei primi 2, si può sentire un po’ di tutto, e non è tutto comprensibile, perché le canzoni appartengono all’autore solo fino al giorno della pubblicazione, poi sono di chi le ascolta e ci trova qualcosa dentro. L’istinto guida tutte le mie composizioni e produzioni, spero si riconosca questo!
Grazie a Marco, per questa splendida intervista.
Ps. Al nome Tra Nisida ed Atlantide si possono trovare tutti i canali, gli store, i social e il sito ufficiale.