AGOSTO 2023 "IN CERCA DEL LUPO"  in questo post Barbara Sirotti racconta il suo mancato femminicidio ! Una storia purtroppo vera.

Cari amici di Almax,

Mi trovo qui, nelle pagine di Almax Magazine, a scrivere queste parole con una profonda empatia e una rabbia repressa. Barbara Sirotti, Regista, attrice, doppiatrice e mia amica che ha recentemente condiviso con noi una storia di terrore che ha toccato il mio cuore e, credo, tocca il cuore di chiunque legga queste righe.

Barbara non ha incontrato il lupo nel bosco, ma nel luogo che dovrebbe essere il più sicuro al mondo: la sua casa. Non era ubriaca, non aveva perso i sensi, era lucida e cosciente di ogni momento di quell'incubo. Le sue parole ci portano dentro il suo dolore e la sua forza, ci fanno sentire la violenza che ha subito nel corpo e nell'anima. È una violenza che non conosce limiti d'età, che non fa sconti a nessuno. La sua testimonianza ci ricorda che il femminicidio è una realtà inaccettabile, una ferita profonda nella nostra società.

Barbara parla di una liberazione paradossale quando ha intravisto la Signora con la Falce, perché in quel momento l'orrore stava per finire. Ma ciò che mai dimenticherà è quell'accoglienza, un sentimento di pace in mezzo all'orrore. È un ricordo che sottolinea quanto possiamo essere resilienti, quanto possiamo trovare la forza di andare avanti nonostante tutto.

E ora, Barbara sta andando avanti. Ha ritrovato il sorriso, ha deciso di non lasciare che il suo lupo casalingo la imprigioni nell'incubo. Sta ballando di nuovo, e il suo messaggio è di speranza e rinascita.

Ma Barbara ci chiede di fare di più. Ci chiede di non concentrarci solo sulla sua storia personale, ma di guardare al lupo in un senso più ampio. Il lupo non è solo il carnefice, ma il simbolo di una società che sembra sempre più disconnessa dalla compassione, dall'empatia, dalla maturità emotiva. Ci chiede di educare i giovani alle emozioni, alla gestione della rabbia, all'empatia. Ci chiede di ascoltare le voci autorevoli, di imparare dai poeti e dagli artisti, di cercare una visione diversa del mondo.

La società, Barbara sostiene con forza, è marcia. E forse anche il nostro modo di vederla è macchiato da questa corruzione. Ci invita a cercare uno sguardo diverso e visionario, a ritrovare la passione, la voglia di vita e di bellezza. Ci sfida a prendere responsabilità e a dimostrare alle nuove generazioni che c'è ancora speranza, che c'è ancora la voglia di vivere, amare, e lottare per un mondo migliore.

Questo anno, come Barbara ci ricorda, ha visto i diritti delle donne calpestati in tutto il mondo. Ma il lupo non ne è colpevole. Siamo noi, la società, a doverci interrogare, a doverci cambiare, a doverci impegnare per un futuro migliore.

Grazie per aver letto queste parole. 

Con stima, Alessia Marani Almax Magazine.

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IN CERCA DEL LUPO  "Caro (si fa per dire) Andrea Giambruno,
Vede... il lupo io NON l'ho incontrato nel bosco, in discoteca o in un vicoletto malfamato, no.
Aveva le chiavi di casa.
Non avevo bevuto, se mai questa cosa possa avere un senso per Lei, ed ero lucidissima.
Così lucida da sentire ancora oggi i graffi nel corpo e nell'anima, così lucida da sentire tutto, vedere il mio corpo distruggersi, soffocare e tremare di terrore, perché ad ogni colpo cresceva l'odio di questo omuncolo che mi strappava i capelli sempre più forte, tirandoli con disprezzo esattamente come si tira la corda dei vecchi WC per lo scarico dell'acqua, mentre il mio collo rischiava di spezzarsi.
In quel momento ho intravisto anche la Signora con la Falce e paradossalmente (è difficile capire, lo so) la cosa che ricorderò per sempre è quello strano senso di accoglienza per lei, come fosse un momento di Liberazione dopo tutto quell'orrore.
Guardi... Magari mi fossi ubriacata! Magari avessi perso i sensi!! Ora non sarei qui a scrivere di me e a raccontare la mia storia, come ho fatto anche nei miei cortometraggi.
La mia età non è certo quella di una ragazzina, ma le assicuro che la violenza non conosce anagrafe. Si immagini però cosa possa voler dire per una ventenne!!!! Il corpo recupera, il cuore si cura ma l'anima resta lacerata. Per sempre.
Mi perdoni se metto questa foto, lo faccio per me, perché ho finalmente ritrovato il sorriso, devo andare avanti a vivere nonostante tutto. E non voglio dare la soddisfazione al mio lupo casalingo di restare incastrata per sempre dentro quell'incubo. No, vado avanti a ballare (a proposito, torno tardissimo... Uhhh!)
Le sarei immensamente grata, in nome di tutte le 70 vittime di femminicidio di questo tremendo 2023 non ancora finito, se volesse porre l'attenzione NON sulla Sua discutibile immagine di "Cappuccetto Rosso" ma su quella che si è fatto del "lupo".
Povero animale sacro e bellissimo. Lasciamolo alla Natura e pensiamo invece ai ragazzi, agli uomini e all'umanità ormai persa dietro all'emulazione di qualsiasi, dico qualsiasi cosa possa dare un riscontro mediatico, un pugno di like, una visibilità effimera e maledetta. Sia essa una foto o uno stupro. E credo sia questo il vero "lupo".
Parliamo ad esempio dell'educazione ai sentimenti, della maturità emotiva, della gestione della rabbia o dell' empatia, ormai parola fredda come gli occhi di chi godeva nel vedermi soffocare. Ma facciamolo ascoltando voci autorevoli: psicologi, educatori, Maestri e anche poeti ed artisti.
Perché non so se lo sta vedendo, ma la società è marcia e se mi permette - tanto lo dico lo stesso - anche il vostro modo di vedere le cose è marcio.
Proviamo a cercare uno sguardo diverso e visionario che porti altrove per poi tornare a parlare ai ragazzi e con i ragazzi. Ma da persone adulte, uomini e donne di valore, che sanno cosa sia la passione, la voglia di vita e di Bellezza.
Mai come in questo anno i diritti delle donne sono stati calpestati in tutto il mondo e credo proprio che il povero lupo non ne abbia colpa.
Prendiamoci le nostre responsabilità, dimostriamo alle nuove generazioni perse nel mondo dei like, che esiste ancora la voglia di fare, lavorare, vivere, piangere, cantare e amare. Io lo sto facendo, e Lei?
Grazie per la Sua attenzione, spero di aver un giorno occasione di approfondire quanto scritto, magari davanti ad una birr.... Ops, no mi scusi.
Meglio un caffè!  
Barbara Sirotti"

Non è la prima volta che parliamo della terribile esperienza di Barbara Sirtotti. 

Guarda la sua intervista su VOCI.fm Riguardante i due cortomettraggi per dare VOCE ad un tema importante "Aria" e "Libera" : https://www.youtube.com/watch?v=ejKacfezA9I