LUGLIO 2019 RECENSIONE DI "LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI" DI MANUELA CHIAROTTINO" A CURA DI ROSALINDA DI NOIA

Testo di Rosalinda Di Noia

Ben trovati amici di Almax Magazine, da Rosalinda Di Noia!

Come avrete notato nella mia rubrica mi piace dare spazio ad ogni forma di arte perché secondo me è il miglior modo per avere una mentalità e visione aperta, infatti, non perdo mai occasione di esplorare l’ignoto. Ancora una volta ho scelto come ospite, qualcuno che ci porta nel magico mondo della lettura e l’ho fatto con una scrittrice che in questi anni si è affermata e ha ottenuto dei riconoscimenti prestigiosi. Questo mese, come ospite della mia rubrica, abbiamo Manuela Chiarottino, che ci presenta il suo ultimo libro, portandoci dritti nel suo mondo e modo di vedere letterario. Ma andiamo ad approfondire la sua conoscenza, con questa bella chiacchierata che ho fatto proprio con lei.

RDN: Ciao Manuela, grazie di essere qui con noi e benvenuto!

MC: Ciao Rosalinda e grazie a voi!

RDN: Come è nata la passione per la scrittura?

MC: Quando ancora non sapevo leggere facevo finta, sfogliando i libri e inventandomi storie. Dall’amore per la lettura e dalla mia fantasia è poi nato quello per la scrittura, che però non pensavo potesse diventare qualcosa più di una passione da rinchiudere nel cassetto, tanto da dimenticarlo. In un momento difficile della mia vita sono tornata a scrivere e non ho più smesso.

RDN: Quali sono gli scrittori o autori da cui prendi spunto?

MC: Amo molto Isabel Allende e Joanne Harris, e poi ho una passione per Sophie Kinsella, per quanto riguarda le commedie romantiche.

RDN: Oltre ad essere una scrittrice ti dedichi a diverse passioni come dipingere su ceramica e legno e creare quadri di sabbia, come hai scoperto e di seguito coltivato queste passioni?

MC: Credo di aver sempre avuto bisogno di esternare le mie emozioni in qualche modo, prima con la pittura e poi con la scrittura. Da ragazzina sognavo di frequentare il liceo artistico, ma purtroppo non sono stata appoggiata in questa scelta e così ho rimediato con dei corsi da adulta e molto fai da me. Casa mia ne è la prova: dal lampadario e barattoli di ceramica in cucina, ai quadri di ogni stile sparsi ovunque e di tutto di più. Qualche anno fa ho anche esposto i miei quadri di sabbia e la mostra è stata molto apprezzata.

RDN: Tra l’altro uno di questi quadri è diventata la cover del tuo primo romanzo “Arriveranno le Farfalle” come mai questa scelta e cosa lega il quadro al libro?

MC: Il disegno rappresenta il viso di una donna contornata da farfalle e proprio le farfalle sono un elemento chiave del romanzo. Rappresentano la libertà e la rinascita. In quella donna sul quadro, così come la protagonista della storia, c’è molto di me. Da quel libro ho capito che potevo e volevo continuare a scrivere e mi sono fatta tatuare proprio una farfalla sul polso, come porta fortuna.

RDN: Nella tua carriera ti sei occupata sia di narrativa per l’infanzia sia del genere rosa ma per quest’ultimo genere hai una forte predilezione, da cosa deriva e soprattutto cosa vuoi trasmettere ai lettori con i tuoi libri?

MC: Mi piace parlare di sentimenti, in fondo l’amore è un linguaggio universale, anche se declinato in varie sfumature. Ho sempre cercato, a parte le commedie rosa, di inserire temi importanti, come l’autolesionismo, la violenza domestica, il bullismo, l’omofobia, dando un messaggio positivo nel finale. È questo che cerco di trasmettere, emozioni e speranze.

RDN: Tra tutti i libri che hai scritto a quale sei più legata?

MC: Sicuramente “Ancora prima di incontrarti”, non solo perché fu scelto da Rizzoli e molto apprezzato dalle lettrici, ma perché tutto è nato da un mio ricordo d’infanzia. La bambina nel prologo, che si nasconde dalla nonna per gioco, in realtà ero io con mia madre. Poi da lì è subentrata la fantasia, ma in fondo qualcosa di chi scrive rimane sempre tra le pagine.

RDN: Questo 2019 ti ha regalato due grandi soddisfazioni tra cui la vittoria al concorso “Verbania For Women 2019”e il premio Fondazione Marazza per la narrativa per l’Infanzia, parlaci di questi riconoscimenti, quali emozioni ti ha regalato?

MC: Era la terza volta che partecipavo a Verbania for Women, dalla prima edizione, ed entrambe le volte ero arrivata finalista. Non saprei dire esattamente perché, forse i luoghi suggestivi in cui si svolge, l’atmosfera del concorso, la sua serietà, ma mi sono come affezionata a quell’evento e ci tenevo molto ad arrivare almeno tra i primi tre, ma mai avrei pensato di vincere. Oltre tutto l’anno prima era stato l’unico anno che non avevo partecipato perché era mancata mia madre e quindi ritornare e addirittura vincere, dopo un periodo non felice, è stata un’emozione grandissima che mi ha regalato gioia e una nuova carica per continuare. Al concorso per l’infanzia avevo partecipato più per gioco e anche quella è stata una grande sorpresa. La cosa più bella è che alla  remiazione i bambini hanno letto la mia storia, in più avevano preparato dei disegni e delle costruzioni di carta ispirandosi al testo. Bellissimo.

RDN: L’8 Luglio è uscito il tuo ultimo romanzo “La Bambina Che Annusava i Libri” per la casa editrice “More Stories” parlaci di questo libro?

MC: In questo romanzo ho voluto parlare proprio dell’amore per i libri, creando una storia ricca di dettagli storici e curiosità a loro legate. Inoltre ho sottolineato l’importanza che i ricordi e il passato hanno per ognuno di noi. La storia parte da una piccola libreria di Firenze, un libro antico e un ex libris che racchiude un mistero. Stella, la protagonista, in una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante quanto ambiguo restauratore, si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina, fino a risolvere l'enigma.

RDN: In questo libro il tema centrale oltre all’amore sono i libri e una categoria particolare gli Ex-Libris perché di questa scelta?

MC: Volevo qualcosa di particolare che incuriosisse i lettori e che forse non tutti conoscevano. Devo dire che la scelta è stata azzeccata, perché molti mi hanno scritto non solo complimentandosi per la storia, ma anche entusiasti di averli scoperti.

RDN: Se dovessi usare tre aggettivi per descrivere il libro quali useresti?

MC: Misterioso, curioso, romantico.

RDN: Per chi volesse acquistare il libro dove possono trovarlo?

MC: Il mio libro si può trovare on line su Amazon, ma se volete una copia con dedica e un ex libris tutto per voi, potete rivolgervi a me, contattandomi sulla mia pagina autrice: https://www.facebook.com/manuelachiarottinoautrice/.

RDN: Benissimo Manuela! Grazie ancora per la tua gentilissima disponibilità è stato un vero piacere parlare con te.

MC: Io ti ringrazio di cuore, per l’invito! A presto!

Come avete potuto vedere in l’Italia c’è ancora gente che è piena di passione e voglia di fare per trasmettere qualcosa cercando di regalare un’emozione, perché si sa non è vita se non c’è e non si vive un’emozione ma soprattutto non è vita senza provare a realizzare un sogno.

Con questo vi saluto e alla prossima!

Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!

Recensione :“La Bambina Che Annusava i Libri” di Manuela Chiarottino.

Questo mese, torniamo a parlare di lettura e lo facciamo proprio con la mia ospite del mese che ci ha presentato il suo ultimo libro durante la nostra chiacchierata che vi ho proposto precedentemente, ovvero Manuela Chiarottino.

Questo mese, torniamo a parlare di lettura e lo facciamo proprio con la mia ospite del mese che ci ha presentato il suo ultimo libro durante la nostra chiacchierata che vi ho proposto precedentemente, ovvero Manuela Chiarottino.

Il libro in questione si intitola: “La Bambina Che Annusava i Libri”.

Il libro racconta la storia di Stella, una ragazza cresciuta in una famiglia di antichi stampatori. Per lei i libri sono come degli amici. Stella non ama solo leggerli, ma li conosce profondamente, a tal punto che riesce a distinguerli dall’odore e dalla grana delle pagine, capacità fondamentali per permettergli di lavorare, insieme al padre, nella libreria di famiglia.

La sua vita tranquilla subisce un brusco cambiamento quando alla morte dell’amato nonno riceve in eredità, proprio da quest’ultimo, un libro molto antico e una strana lettera. Questa lettera parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto. Starà a lei risolvere l’enigma lasciatogli dal nonno per ritrovarli.

In una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante e ambiguo restauratore, Stella si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina.

Personalmente non sono una vera amante del genere rosa ma l’ho trovato molto scorrevole e piacevole nella lettura, in quanto viene utilizzato un linguaggio semplice, diretto e una descrizione delle situazioni e dei luoghi dettagliati al punto giusto. Questo ultimo particolare lo apprezzato moltissimo per due motivi. Il primo perché ti permette con poche parole di viaggiare con la fantasia e provare ad immaginare i posti descritti come se fossi li presente materialmente e il secondo perché ho sempre pensato che come dice il detto “il troppo stroppia” e l’esagerazione in fase descrittiva rischia di annoiare il lettore.

Ammetto di averlo trovato molto coinvolgente per vari motivi come la trama ricca di colpi di scena che ti prende a tal punto che non vedi l’ora di scoprire cosa succede nel capitolo successivo e poi perché mi ha aperto ad un modo di cui ero completamente all’oscuro, ovvero, gli ex-libris.

Consiglio questa lettura a tutti quelli che amano il genere rosa ma anche e soprattutto a chi è semplicemente un appassionato di libri perché vi troverete a fare un viaggio in un mondo dove osserverete l’amore tramite le sue sfumature. 

Inoltre vi ricordo che chi fosse interessato ad acquistare il libro lo potete ordinare su Amazon.

Auguro a tutti voi buona lettura!