GENNAIO 2023: Intervista al Cantautore livornese Giorgio Mannucci a cura di Alessia Marani

Abbiamo incontrato il cantautore livornese Giorgio Mannucci in occasione dell'uscita del suo secondo disco solista. In “Scoprire” l'eco di un certo cantautorato italiano (Samuele Bersani, Daniele Silvestri) si fa sentire insieme alle influenze di artisti internazionali come Sufjan Stevens o Air. Orchestrazioni e synth eterei fanno da supporto a testi, ora impegnati (Il viaggio, Nelle Tue Scarpe), ora più leggeri e scanzonati (Bianco, Ardenza Mare). Ballate pop e melodie orecchiabili prodotte e scritte da Giorgio coadiuvato dai producer Tommaso Bandecchi, Lorenzo Buzzigoli e lo stesso Ale Bavo.

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Ecco l’intervista che ha rilasciato a noi di Almax Magazine.

Ciao Giorgio, grazie di essere qui con noi. Vuoi parlarci deI tuo percorso artistico?  Partiamo dalle elementari: facevo parte di una corale. I maestri ci tenevano tanto a questo loro progetto che ci portarono pure a cantare nel teatro della Regina a Londra. Da lì credo sia iniziata una certa passione o almeno il primo contatto.

Le cose si sono fatte serie alle superiori, quando con alcuni compagni di scuola (tra cui il Maestro Pellegrini, chitarrista degli Zen Circus) formammo gli Walrus. Uscimmo con l’etichetta Garrincha Dischi (lo Stato Sociale), facemmo un sacco di concerti in su e in giù per l’Italia pubblicando i primi lavori. Da questa e molte altre bellissime esperienze (Mandrake e Sinfonico Honolulu su tutte), è nata la mia passione che mi ha fatto diventare il musicista che sono oggi.

Quali sono le tue influenze musicali? L’autoradio dei miei genitori passava tanta bella musica. Tra questa c’era Lucio Dalla. La sua musica è stata trasferita dall’autoradio dei miei a quello mio. Un amore viscerale che porto anche in scena insieme a Tommaso Novi, Giulia Pratelli e Luca Guidi con lo spettacolo “come è profondo il mare”.

Tra gli artisti di riferimento ci sono sicuramente Sufjan Stevens o i The Strokes o per rimanere in casa, adoro Giovanni Truppi e Samuele Bersani.

Chi si occupa della tua sponsorizzazione? Red&Blue, io (in buonissima parte) e la mia etichetta Black Candy mi da una mano.

Che opinione hai a riguardo del panorama artistico musicale in Italia? Adoro Truppi, Giorgio Poi, Rappresentante di Lista, Emma Nolde, Lazslo De Simone.

Insomma, c’è bella roba a giro (per fortuna).

Poi logicamente non seguo e mi fa un po’ tristezza un certo mainstream. Tipo i Modà, ecco loro proprio non ce la posso fare.

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Come mai viene dato così poco spazio agli esordienti? Ci sono pochi soldi in Italia e quei pochi che ci sono girano esclusivamente in alto.

Mai fatto provini in qualche Talent show? Perché? Mi hanno chiesto di partecipare a X Factor recentemente ma ho rifiutato. Ho guardato coloro i quali non erano arrivati alle dirette e ho visto che non gli era cambiato niente. Siccome non pensavo di raggiungere le finali ho rifiutato.

Più soddisfazioni o più delusioni inseguendo la musica? Credi nella Discografia Italiana? Diciamo mezzo e mezzo. Dipende che valore dai a certe cose. Non sono più il ventenne alla ricerca del successo a tutti i costi. Sono felice di poter lavorare sui miei brani supportato da un’etichetta e un ufficio stampa che crede in me. Sono felice di avere fiducia e notevole libertà espressiva.

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Sogni nel cassetto? Viaggiare molto. E non finirla di “scoprire”.

Progetti futuri ed aspettative? Spero di portare a giro il più possibile “Scoprire” e “Musiche per film che non esistono”. Ho tirato su una super band con cui mi esibirò il 6 Gennaio al The Cage di Livorno intanto. Il primo Gennaio uscirà il primo videoclip estratto da “Scoprire” diretto da me…

Grazie per questa splendida intervista, ti aspettiamo per le novità prossimamente !

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