Biografia
Annalisa Belli Alchem nasce in provincia di Roma, compie studi classici, frequenta la facoltà di Lettere presso La Sapienza. Scrive racconti e poesie, nutre da sempre la passione per la musica e la letteratura. Fonda alla fine degli anni ’90 la band Alchem, come singer, bassista e autrice di melodie e testi. “La bambola e il gatto” è il suo secondo romanzo.
Prefazione
Questo libro parla di ciò che noi consideriamo inanimato ed è popolato da oggetti che apparentemente non hanno vita né sentimenti. Ma l’universo e il creato sono talmente immensi che, tutto ciò che secondo la nostra visuale è immobile, in realtà pulsa di passioni e sentimenti e in esso esiste molto più amore che nei rapporti tra gli esseri umani. Gli oggetti una volta messi in una casa diventano parte della famiglia e hanno una loro funzione, cioè un loro scopo. Essi assorbono la nostra energia e ce la restituiscono, eppure a volte decidiamo di abbandonare ciò che ci è appartenuto e ha alleviato la nostra solitudine. Gli animali e gli oggetti vivono una realtà parallela ed è proprio in questa realtà parallela che si aprono nuovi universi.
Pierpaolo Capuano Alchem
RICHIEDI IL LIBRO: https://www.facebook.com/alchem.band
INTERVISTA AD ANNALISA BELLI ALCHEM
Come Ti sei avvicinata alla scrittura? Mi sono avvicinata alla scrittura fin dall'inizio. Alle elementari adoravo scrivere pensierini, al liceo scrivevo temi chilometrici e il compito di italiano mi piaceva e divertiva. Scrivere racconti, poesie, mi accompagna da sempre come una sorta di dialogo con me stessa. Tanti ne ho scritti, tanti ne ho dimenticati, tanti ne ho gettati. Per me scrivere è un percorso di crescita interiore. Qualcosa che ti accompagna e cambia pelle insieme a te.
Raccontaci il tuo percorso. Amo i sentieri solitari, scrivere è come aprire uno scrigno nel quale trovo le parole che nella vita non riesco a dire, o che riesco a dire solo a poche privilegiate persone. Il mio percorso è assolutamente personale, segue la strada che vuole e non ha tempi prestabiliti. Lascio che le idee maturino senza pressioni. Ho pubblicato, in modo autonomo, il primo romanzo "La Canzone del Vento" circa dieci anni fa, che ha avuto degli ottimi riscontri e apprezzamenti. Lo presentai proprio su Almax, e lo hai recensito con parole così belle che decisi di includerle nel libro, fra i commenti. Il secondo, invece, è uscito adesso nel '22, si intitola " La Bambola e il gatto".
Di cosa tratta la tua pubblicazione? "La Bambola e il gatto" (maggio del 2022) È un romanzo di narrativa che tratta di un argomento a me caro: il rapporto fra oggetti ed esseri umani. Gli oggetti che per consuetudine abbiamo vicino a noi, quelli che utilizziamo, quelli che gettiamo via senza pensarci neanche un attimo. Quelli che non consideriamo abbiano vita e finiscono nel dimenticatoio, nello sgabuzzino, nella cantina, nel secchione dell'immondizia. Noi li consideriamo inanimati, cioè " senza anima". In questo romanzo, invece, gli oggetti, non solo hanno anima, ma assorbono le energie degli umani, restituendole. Si ritengono, in questa realtà, vittime della nostra schiavitù. Come dargli torto? Riusciranno a cambiare le cose? Lo scopriremo solo leggendo. Per adesso il libro è disponibile contattandomi nella mia pagina facebook, ma presto anche su Amazon. La coprtina è stata disegnata da Tomoko Momoki.
Come nasce un Tuo scritto? Da dove trai gli spunti?Dalla realtà, dai ricordi, da me stessa e dagli altri.
Cosa ne pensi dei concorsi editoriali? Non ho mai partecipato a un concorso letterario fino ad ora. Dovendo esprimere un giudizio dall'esterno potrei dire che i concorsi appaiono come un' opportunità per alcuni e un'inutile perdita di tempo e denaro, per altri.
Una soddisfazione? Provo soddisfazione, tutte le volte che un lettore è felice di aver trascorso il suo tempo leggendomi. Tutte le volte che ciò che ho scritto viene compreso e apprezzato. Tutte le volte che il messaggio che ho messo nella bottiglia, non rimane a marcire, ma arriva a colui che aveva bisogno di leggerlo. Le parole non devono marcire nella bottiglia, devono riposare, forse un po' maturare, ma non invecchiare. Devono uscire.
Qualche sassolino nella scarpa? Sassolini... non me li ricordo più. Una volta che li togli, li devi lanciare nell'acqua, fanno cerchi concentrici. È bello.
Sogni nel cassetto? Sogni nel cassetto li ho. Ma il cassetto è privato, come il diario con la chiave dove tutto è raccontato. Altrimenti che cassetto sarebbe, se non ci fosse una chiave?
Credi nell'editoria Italiana? Dipende. Non la conosco bene. Credo negli autori. Ce ne sono molti. Non sono la persona adatta ad esprimere un giudizio su questo argomento.
Progetti futuri? Lo scoprirete solo seguendomi!!!
Grazie di cuore Annalisa per il tempo dedicatoci e speriamo di riaverti presto con noi per nuove avventure ! Grazie a voi per aver letto questa intervista fino alla fine. Un ringraziamento di cuore ad Almax per avermi dato la possibilità di parlare un po' di me. Un saluto e un abbraccio a tutti i lettori.