MAGGIO 2022 La bambola e il gatto di Annalisa Belli Alchem

Biografia

Annalisa Belli Alchem nasce in provincia di Roma, compie studi classici, frequenta la facoltà di Lettere presso La Sapienza. Scrive racconti e poesie, nutre da sempre la passione per la musica e la letteratura. Fonda alla fine degli anni ’90 la band Alchem, come singer, bassista e autrice di melodie e testi. “La bambola e il gatto” è il suo secondo romanzo. 

Prefazione

Questo libro parla di ciò che noi consideriamo inanimato ed è popolato da oggetti che apparentemente non hanno vita né sentimenti. Ma l’universo e il creato sono talmente immensi che, tutto ciò che secondo la nostra visuale è immobile, in realtà pulsa di passioni e sentimenti e in esso esiste  molto più amore che nei rapporti tra gli esseri umani. Gli oggetti una volta messi in una casa diventano parte della famiglia e hanno una loro funzione, cioè un loro scopo. Essi assorbono la nostra energia e ce la restituiscono, eppure a volte decidiamo di abbandonare ciò che ci è appartenuto e ha alleviato la nostra solitudine. Gli animali e gli oggetti vivono una realtà parallela ed è proprio in questa realtà parallela che si aprono nuovi universi.

Pierpaolo Capuano Alchem    

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RICHIEDI IL LIBRO: https://www.facebook.com/alchem.band 

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INTERVISTA AD ANNALISA  BELLI ALCHEM

Come Ti sei avvicinata alla scrittura? Mi sono avvicinata alla scrittura fin dall'inizio. Alle elementari adoravo scrivere pensierini, al liceo scrivevo temi chilometrici e il compito di italiano mi piaceva e divertiva. Scrivere racconti, poesie, mi accompagna da sempre come una sorta di dialogo con me stessa. Tanti ne ho scritti, tanti ne ho dimenticati, tanti ne ho gettati. Per me scrivere è un percorso di crescita interiore. Qualcosa che ti accompagna e cambia pelle insieme a te.

Raccontaci il tuo percorso. Amo i sentieri solitari, scrivere è come aprire uno scrigno nel quale trovo le parole che nella vita non riesco a dire, o che riesco a dire solo a poche privilegiate persone. Il mio percorso è assolutamente personale, segue la strada che vuole e non ha tempi prestabiliti. Lascio che le idee maturino senza pressioni. Ho pubblicato, in modo autonomo, il primo romanzo "La Canzone del Vento" circa dieci anni fa, che ha avuto degli ottimi riscontri e apprezzamenti. Lo presentai proprio su Almax, e lo hai recensito con parole così belle che decisi di includerle nel libro, fra i commenti. Il secondo, invece, è uscito adesso nel '22, si intitola " La Bambola e il gatto".

Di cosa tratta la tua pubblicazione? "La Bambola e il gatto" (maggio del 2022) È un romanzo di narrativa che tratta di un argomento a me caro: il rapporto fra oggetti ed esseri umani. Gli oggetti che per consuetudine abbiamo vicino a noi, quelli che utilizziamo, quelli che gettiamo via senza pensarci neanche un attimo. Quelli che non consideriamo abbiano vita e finiscono nel dimenticatoio, nello sgabuzzino, nella cantina, nel secchione dell'immondizia. Noi li consideriamo inanimati, cioè " senza anima". In questo romanzo, invece, gli oggetti, non solo hanno anima, ma assorbono le energie degli umani, restituendole. Si ritengono, in questa realtà, vittime della nostra schiavitù. Come dargli torto? Riusciranno a cambiare le cose? Lo scopriremo solo leggendo. Per adesso il libro è disponibile contattandomi nella mia pagina facebook, ma presto anche su Amazon. La coprtina è stata disegnata da Tomoko Momoki.

Come nasce un Tuo scritto? Da dove trai gli spunti?Dalla realtà, dai ricordi, da me stessa e dagli altri.

Cosa ne pensi dei concorsi editoriali? Non ho mai partecipato a un concorso letterario fino ad ora. Dovendo esprimere un giudizio dall'esterno potrei dire che i concorsi appaiono come un' opportunità per alcuni e un'inutile perdita di tempo e denaro, per altri.

Una soddisfazione? Provo soddisfazione, tutte le volte che un lettore è felice di aver trascorso il suo tempo leggendomi. Tutte le volte che ciò che ho scritto viene compreso e apprezzato. Tutte le volte che il messaggio che ho messo nella bottiglia, non rimane a marcire, ma arriva a colui che aveva bisogno di leggerlo. Le parole non devono marcire nella bottiglia, devono riposare, forse un po' maturare, ma non invecchiare. Devono uscire.

Qualche sassolino nella scarpa? Sassolini... non me li ricordo più. Una volta che li togli, li devi lanciare nell'acqua, fanno cerchi concentrici. È bello.

Sogni nel cassetto? Sogni nel cassetto li ho. Ma il cassetto è privato, come il diario con la chiave dove tutto è raccontato. Altrimenti che cassetto sarebbe, se non ci fosse una chiave?

Credi nell'editoria Italiana? Dipende. Non la conosco bene. Credo negli autori. Ce ne sono molti. Non sono la persona adatta ad esprimere un giudizio su questo argomento.

Progetti futuri? Lo scoprirete solo seguendomi!!! ?

Grazie di cuore Annalisa per il tempo dedicatoci e speriamo di riaverti presto con  noi per nuove avventure ! Grazie a voi per aver letto questa intervista fino alla fine. Un ringraziamento di cuore ad Almax per avermi dato la possibilità di parlare un po' di me. Un saluto e un abbraccio a tutti i lettori.

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INTERVISTA A TOMOKO MOMOKI 
 
Com' e’ nata la tua passione per il disegno? Ho sempre amato dipingere da quando avevo 2 anni.
Credi che certi talenti siano semplicemente doti innate? Ognuno ha i propri orientamenti naturali e penso che possiamo chiamarli talenti solo se continuiamo a fare ciò a cui siamo orientati. Anche il talento non può essere raggiunto senza affinarlo.
Come prende forma un quadro? Nel mio caso, inizio osservando. Cerco di fondere i miei occhi reali con ciò che vedo con il mio cuore e le mie emozioni.
Solitamente ritrai qualcosa che vedi o qualcosa che immagini? Nei dipinti a olio, disegno principalmente ciò che vedo, ma nelle illustrazioni disegno spesso il mondo dell'immaginazione. 
Quale stile utilizzi? Uso il materiale che meglio si adatta all'atmosfera che voglio esprimere ( tempera matita etc ) .In genere dipingo i quadri olio su tela, Ma riesco ad utilizzare tutte le tecniche a parte il computer grafic.
Hai mai fatto ritratti per personaggi famosi? Non ancora. Ma la questione di tale lavoro sta arrivando.
Quanto si impiega mediamente per far bel quadro un quadro di media dimensione ed uno piccolo? A volte può essere fatto in una settimana, a volte può richiedere un mese.
Hai un disegno, un dipinto,o un ritratto al quale sei particolarmente legata? Sì, ci sono diversi dipinti ai quali sono legata particolarmente. Ogni pezzo è anche il mio alter ego.
Sodisfazioni? Sono felice quando la gente puo’ essere impressionata vedendo i miei lavori. E quando la mia pittura dà alle persone una sorta di felicità. 
Sassolini nella scarpa?Sassolini nella scarpa: Quando si assiste alla rivalità tra pittori. La pittura è un compito solitario. Combattere te stesso è sufficiente.
Progetti futuri o sogni nel casetto? Voglio essere in grado di dipingere meglio di come sono ora per realizzare l'immagine che voglio io. Il mio sogno è avere un atelier che mi piace. Basta che ci siano gatti al mio fianco mentre dipingo e posso dipingere fino alla morte in un ambiente del genere.  
Grazie di essere stata con noi !  Speriamo di poterti rincontrare presto ! Grazie a voi di Almax Magazine ed i vostri lettori.
 
SITO UFFICIALE DI  TOMOKO MOMOKI https://tomokomomoki.wixsite.com/tomokomomoki