GIUGNO 2020 INTERVISTA A " CARLA MAGNONI " A CURA DI ROSALINDA DI NOIA

Testo di Rosalinda Di Noia e Foto di Archivio

Ben ritrovati amici di Almax, da Rosalinda Di Noia!

Questa volta, per l’angolo delle interviste, vi propongo un’interessante voce italiana femminile che da anni ha fatto della musica la propria professione e si è tolta molte soddisfazioni nonostante in questo ambito ci sia sempre da imparare e da inventarsi per non cadere nel banale.

Con grandissimo piacere vi vado a presentare Carla Magnoni che da poco è uscita con un nuovo brano dal titolo “Notte Insonne” che anticipa l’uscita del suo primo album “Cento Passi Avanti” a settembre. 

Ma andiamo ad approfondire meglio il discorso con questa chiacchierata che ho avuto modo di fare con lei.

RDN: Ciao Carla, benvenuta e grazie per la tua gentilissima disponibilità!

CM: Ciao Rosy e grazie a te!

RDN: Come nasce la passione per la musica?

CM: Quella per la musica è una passione di famiglia. Mio nonno infatti era un ottimo pianista e componeva sia canzoni che operette, aveva pubblicato anche con “La Voce del Padrone”. Lui mi ha avvicinato al pianoforte ed è stato amore a prima vista. Ho iniziato a leggere la musica prima ancora dell’italiano, la musica è sempre stata la mia compagna di vita.

RDN: Quali sono gli artisti che maggiormente sono fonte di ispirazione per te?

CM: Ho ascoltato tantissima musica di generi molto diversi, musica classica, Jazz, Fusion (ho ascoltato tanto ad esempio gli Steps Ahead), il pop straniero e tanta musica italiana. La musica d’autore italiana è stata sicuramente la mia più grande fonte di ispirazione, De Gregori, Dalla, Paoli, Battiato, Caputo, potrei fare una lista lunghissima, ognuno di loro ha accompagnato dei periodi precisi della mia vita; perché io vado a cantonate nel senso che quando mi piace un’artista ascolto tutto e sempre solo quello, a ripetizione. Più recentemente ho per esempio ascoltato molto Brunosi Sas.  

Carla Magnoni 1

RDN: Oltre ai 3 diplomi di musica come Interprete, Compositore e Autore di Testi vanti anche una laurea in Ingegneria, come mai la scelta di questo ramo di laurea?
CM: In realtà non è una novità che la musica e la matematica vadano a braccetto. Io sono un po’ come Dr. Jekyll and Mr. Hyde, nel senso che in me convivono una parte emotiva artistica e una parte estremamente pragmatica e logica. Ho sempre amato la matematica e la logica, così quando alla fine del liceo mi sono trovata a scegliere una facoltà ho scelto quella che poteva piacermi e offrirmi anche più opportunità di lavoro. In quel momento non ho avuto né il coraggio né la consapevolezza necessaria per scegliere solo la musica, ma sono contenta così.

RDN: Tra i tuoi insegnati di canto vanti molti nomi illustri tra cui citiamo Maurizio Fabrizio e Mario Lavezzi, parlaci di loro, cosa ti hanno insegnato e quale è il ricordo più bello che conservi di loro?

CM: Sono stati due dei miei insegnanti tanti anni fa, quando frequentavo i corsi di composizione, autore e interprete di musica moderna. Ognuno di loro mi ha lasciato tantissimo, perché potersi confrontare con dei mostri sacri della musica italiana (oltre a quelli da voi citati non posso dimenticare ad esempio Sergio Bardotti o Oscar Prudente), è stato un gran privilegio e una grande occasione di crescita. Hanno condiviso con noi ragazzi la loro esperienza e ci hanno dato dei consigli che spesso mi sono tornati alla mente e ho compreso bene anche anni dopo.

RDN: Nella tua carriera hai avuto per girare e suonare live per ben 10 anni con il quartetto “No Smoking Band” parlaci di questo progetto…    
CM: Sono stati anni molto divertenti e dai quali ho imparato moltissimo. Eravamo un quartetto appunto, cioè basso, batteria, sax e tastiere. Io suonavo le tastiere e cantavo, facevamo cover e fusion girando per i locali, i teatri e le piazze. È stata la classica gavetta, in cui ho imparato a montare un impianto audio, a gestire mixer e attrezzature varie, a fare checksound, a riparare guasti e risolvere problemi imprevisti e soprattutto ad avere un contatto con il pubblico.

RDN: Tra le tante esperienze avute vanti anche apparizioni televisive in RAI quale ricordi con più piacere e che cosa hai imparato da esse?

CM: Ricordo con grande piacere la notte dell’ultimo dell’anno fra il 1999 e il 2000 in piazza San Pietro a Roma, quando presi parte alla trasmissione “Millennium” che andò in onda su Raiuno, fu una sensazione così forte affacciarsi dal palco e vedere quella marea umana... vi racconto un aneddoto a proposito di quella serata: eravamo un gruppo di ragazzi piuttosto numeroso e ci avevano dato un camerino molto piccolo, accanto al nostro però ce n’era un altro bello grande, vuoto se non per un paio di spolverini neri di pelle appesi ad un attaccapanni. Quindi ad uno di noi venne l’idea di spostare gli spolverini e trasferirci tutti (senza dire nulla a nessuno) nel camerino grande. Solo dopo scoprimmo che quel camerino e i due spolverini erano di Claudio Baglioni!!! Comunque... Posso dire che dalle volte che ho avuto modo di fare qualcosa per la tv ho imparato la forza della finzione ovvero quanto sia facile in televisione far apparire le cose diverse da quelle che sono in realtà.

RDN: Nell’Agosto del 2000 hai aperto un concerto di Gatto Panceri come è arrivata questa occasione e se ti va di raccontarci un aneddoto legato al grande cantautore italiano?

CM: Anche Gatto è stato uno dei miei insegnanti, lui era uno di quelli che si spendeva molto e che passava anche notate in piedi insieme a noi ragazzi se c’era l’occasione di chiacchierare e cantare due canzoni. È stato il mio insegnante durante tutti e tre i diversi tipi di corsi che ho frequentato e il tempo passato insieme è stato molto. Nel 2000 ci fu l’occasione di organizzare un concerto e io consigliai di chiamare lui perché conoscevo bene il suo talento e la sua forza comunicativa, così mi sono ritrovata a cantare prima di lui ed è stato un vero onore.

RDN: Dal 2009 al 2018 sei stata direttrice ed arrangiatrice del gruppo “Sette Ottavi” con quale sono stati incisi due cd ma dove tu hai anche curato sia la registrazione che il mixaggio, illustraci questo progetto come è nato e che criterio hai utilizzato in fase di registrazione per ottenere il risultato finale che volevi…

CM: I “SetteOttavi” sono stati un’altra esperienza bellissima durata quasi dieci anni, eravamo un gruppo prima di sette e poi di otto persone che cantavano a cappella cioè solo con le voci senza l’ausilio di strumenti musicali facendo musica pop - un po’ come i Neri per Caso per intenderci - solo che noi eravamo misti: sia uomini che donne. Il suono che viene fuori dalle sole voci quando si amalgamano è veramente emozionante e ti sembra di stare proprio dentro alla musica, ne fai parte in tutti i sensi. Io ho curato la registrazione e il mixaggio del secondo disco (un cd di canzoni natalizie), del primo ho curato la direzione artistica. È stato un lavoro notevole come impegno, ma di grande soddisfazione. Il primo CD è stato registrato cantando tutti insieme, nel secondo cd ho invece optato per registrare una voce alla volta, questo ha comportato una serie di vantaggi, ma anche molte complicazioni di tipo tecnico e interpretativo che però alla fine siamo riusciti a superare.

RDN: Per lungo tempo hai lasciato da parte la tua attività di cantautrice cosa ti ha spinto nel Giugno 2018 a riprenderla in mano?

CM: La musica per alcune persone è una necessità, non una scelta. Io sono una di queste, suono e scrivo musica solo quando ne sento la necessità e per anni non l’ho avuta (forse sarà stato anche perché ero impegnata a crescere mio figlio). Nel giugno del 2018 però mi sono trovata per un periodo sola con mio marito all’estero per lavoro e mio figlio in gita scolastica e un pomeriggio è arrivata una canzone dopo tanto tempo che non sentivo più nulla, ho sentito di nuovo forte questa necessità e nel giro di qualche ora è nata “Cento passi avanti” la canzone che ha dato il titolo all’album che uscirà. Nel giro di pochi mesi ho scritto tantissimo come se avessi scoperchiato un vaso che stava scoppiando...

Carla Magnoni

RDN: Il 15 Maggio è uscito il tuo primo singolo “Notte Insonne” parlaci di esso…    
CM:
“Notte insonne” è una canzone allegra e spensierata perché rappresenta un inizio e all’inizio tutte le storie sono meravigliose. È un momento di magia in cui tutto rimane sospeso, quasi irreale, ogni cosa ci appare in una luce diversa e splendente. È l’amore che nasce e che prende forma, e questo evento ci stordisce al punto da renderci distratti e staccati dal reale.

RDN: Se dovessi descrivere il singolo con 3 parole quali usereste?

CM: Distrazione, leggerezza, incoscienza.

RDN: So anche che album è già pronto, infatti il singolo lo anticipa, e ha il titolo “Cento Passi Avanti” raccontaci qualcosa di più visto che per realizzarlo ti sei avvalsa di musicisti illustri...

CM: L’album è pronto dalla fine di gennaio, poi c’è stato Sanremo e poi il Covid-19 con le conseguenze che tutti conosciamo, non me la sono sentita di farlo uscire in un periodo così difficile e pieno di dolore. Spero che sia per tutti un momento migliore quando uscirà a settembre. Non è un album leggero, tutt’altro, vengono trattati anche temi sociali di una certa importanza. I musicisti che lo hanno suonato sono dei grandissimi musicisti a partire da Valter Sacripanti (batterista per Cristicchi, Nek, Bertè, Ivan Graziani, e molti altri) che è anche il produttore artistico dell’album, David Pieralisi per le chitarre (ha suonato ad esempio per Amoroso, Zarrillo, Masini...), Roberto Ciaramellari per la fisarmonica (Pooh, Tozzi, Alex Baroni...), Giuseppe Tortora per il violoncello (Pausini, Ramazzotti, Elisa, Baglioni, Zero... e per esempio è anche violoncello solista nel film “La grande bellezza”.), Mario Gentili per violini e viole (ha collaborato in studio ad esempio con Paoli, Gazzè, Silvestri, Fabi, Jovanotti, Vanoni...) Giuseppe Barbera (ha collaborato con Vanoni, Lavezzi, Arisa) per il pianoforte nel brano “Cento passi avanti” eseguito e registrato solo piano e voce. Insomma... proprio una bella squadra!

RDN: Una curiosità come è caduta la scelta di questo titolo per il disco?

CM: Per risponderti a questa domanda vi do appuntamento a settembre quando il disco uscirà! Il senso di questo titolo va ricercato infatti all’interno dei brani dell’album di cui adesso non posso parlare anche perché non potreste ascoltarlo...

RDN: Domanda che facciamo praticamente a tutti gli artisti, come vedi il panorama musicale attuale?

CM: È un periodo di transizione, di cambiamento. È ovvio che il vecchio modo di pubblicare musica (dischi o vinili) non esiste praticamente più, ma non è detto che in futuro non si ritorni a sentire il bisogno dell’oggetto fisico con tutto il fascino che si porta dietro, e quell’idea di progetto unitario che a me ad esempio piace molto. Adesso è tutto estremamente veloce, “cotto e mangiato”, sia dal punto di vista della produzione che della fruizione e le canzoni durano pochissimo tempo. Siamo nell’era consumistica anche nel mondo della musica dove purtroppo la qualità scende per dare spazio alla quantità e alla velocità di utilizzo.

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RDN: In base alla tua esperienza, cosa ne pensi dei ragazzi, che si approcciano alla musica? Potresti dare loro qualche consiglio utile per aiutarli a “sopravvivere” nell’ambiente?

CM: A dire il vero sto cercando anche io qualcuno che mi dia qualche consiglio utile per “sopravvivere” in questo ambiente (ride). Mi sento però di consigliare ai ragazzi di non sottovalutare la preparazione, lo studio, il duro lavoro, la costanza. Bisogna saper fare molte cose e saperle fare bene, e soprattutto mi sento di consigliare di cercare e curare sempre la propria personalità, rifuggendo la tentazione di omologarsi. Quando si ricevono molti consigli, anche da persone qualificate, è spesso difficile mantenere chiaro cosa e chi vogliamo essere artisticamente. Nel mondo della musica invece paga sicuramente l’essere originali, essere veri e coerenti con sé stessi.

RDN: Per concludere per chi volesse acquistare il singolo, dopo averlo ascoltato dai vari canali social, dove può trovarlo?

CM: Per adesso è possibile acquistarlo sulle piattaforme iTunes e Amazon in formato digitale. Quando uscirà l’intero album sarà possibile acquistare anche il cd fisico (“Notte insonne” è uno dei brani dell’album).

RDN: Grazie Carla, per la tua disponibilità e ti aspettiamo quando avrai nuove cose da proporci.

CM: Grazie a te per la chiacchierata e sicuramente tornerò a trovarti appena ci sarà occasione!

Cover Notte Insonne

Bene come avete potuto notare non c’è forza più trainante della passione e del bisogno personale di scrivere perché si ha qualcosa da dire.

Non mi resta che invitarvi ad andare a visitare i suoi canali social ovvero:

Per concludere, cogliete al volo l’occasione di ascoltare qualcosa di diverso da quello che conoscete o amate, perché, la vita è un enorme viaggio dove ogni giorno si va alla scoperta dell’ignoto.

Con questo vi saluto e alla prossima!

Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!